«La Zona logistica semplificata (Zls) è una misura importante per il rilancio della Regione Lazio, poiché può favorire lo sviluppo infrastrutturale e industriale delle aree interne e di tutti quei territori, che, negli anni, hanno avuto difficoltà a far crescere le aziende, soprattutto per problematiche logistiche, di condizioni di svantaggio amministrativo e di aiuti. In questo senso, la Zls, una delle misure chiave per il rilancio delle aree portuali e industriali, punta a semplificare i processi amministrativi e a incentivare nuovi investimenti, promuovendo sia la competitività delle imprese locali e nazionali sia l’insediamento di nuove aziende. Grazie alla delibera approvata in Giunta e all’ottimo lavoro di squadra portato avanti con il presidente Francesco Rocca, la vicepresidente Roberta Angelilli e l’assessore Giancarlo Righini, possiamo presentare un sistema integrato di sviluppo». Lo ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici, alle Politiche di ricostruzione, alla Viabilità e alle Infrastrutture della Regione Lazio, Manuela Rinaldi.
La Zona Logistica Semplificata ha degli obiettivi strategici per permettere uno sviluppo verticale della Regione Lazio, garantendo l’attrazione di nuovi investimenti e operatori attraverso infrastrutture adeguate e il potenziamento degli snodi logistici nei territori.
«Questo strumento è fondamentale per la crescita del Lazio, poiché consente di snellire le procedure amministrative e burocratiche, assicurando tempi rapidi per la realizzazione delle opere. I 49 Comuni scelti e inseriti all’interno della Zls fanno parte di territori importanti per lo sviluppo delle province della regione. Grazie al Piano di Sviluppo Strategico, è stato possibile sviluppare una progettazione strutturale a favore dei nodi logistici e degli assi infrastrutturali», ha spiegato l’assessore Rinaldi.
All’interno del Piano di Sviluppo Strategico sono infatti presenti 49 Comuni del Lazio. La selezione è stata effettuata seguendo una logica per uno sviluppo sostenibile. Tra questi sono presenti territori nevralgici per lo sviluppo regionale, che permetteranno investimenti per superare le problematiche logistiche e infrastrutturali di lunga data.
«Il Piano ci consente di promuovere lo sviluppo di molte aree, comprese quelle che rientrano nel cratere del sisma del 2016. Infatti, sarà importante garantire degli investimenti alle aziende che, dopo il terremoto, hanno continuato a investire in provincia di Rieti. Sarà importante modernizzare le infrastrutture stradali e investire sul trasporto ferroviario, poiché nel reatino è stata spesso trascurata dagli investitori a causa degli evidenti problemi logistici. Con gli investimenti che, oltre alla Zls, stiamo portando avanti, come ad esempio il completamento della Umbro Laziale, l’ampliamento della Salaria e il collegamento ferroviario, sarà importante riportare l’attenzione anche nelle aree interne del reatino. Grande sviluppo interesserà l’ormai avviato centro logistico di Fara in Sabina e Fiano Romano, che può garantire un ampliamento dell’offerta nell’hinterland romano e nella provincia di Rieti», ha continuato l’assessore alle Infrastrutture della Regione Lazio.
Dei 49 Comuni da inserire nella Zls, sono sei i Comuni del Reatino: Accumoli, Amatrice Cittaducale, Leonessa, Fara in Sabina e Rieti. L’area industriale del reatino, trasformata dopo il terremoto, ha visto una ripresa grazie a investimenti in edilizia e diversificazione produttiva. Il rafforzamento dei collegamenti con i porti di Civitavecchia e Fiumicino è cruciale per consolidare questa crescita. Aziende come Takeda, Microdos e Gisaf, assieme all’agroalimentare e al Polo logistico di Passo Corese, giocano un ruolo chiave nel rilancio economico del territorio, supportato dal Consorzio Industriale del Lazio e dall’ITS della Logistica.
«Abbiamo portato avanti un lavoro minuzioso, cercando di non lasciare indietro nessuno, soprattutto quelle aree territoriali che per troppi anni sono state trascurate. La missione della nostra Giunta è di costruire una regione moderna, continuando a investire nelle infrastrutture. Il Piano di Sviluppo Strategico rappresenta un altro capitolo della nostra governance, che ci consentirà di connettere sempre di più la nostra regione», ha concluso l’assessore Manuela Rinaldi.