Zingaretti alla Corte dei Conti: “È finita la stagione dei debiti, lascio i bilanci in attivo”

Il presidente della Regione Lazio: "Quello di oggi è l'ultimo tratto di un lungo cammino. Tra poche ore rassegnerò le dimissioni"

“Quello di oggi è l’ultimo tratto di un lungo cammino. La mia partecipazione a questa seduta rappresenta infatti il mio ultimo impegno istituzionale come presidente della Regione Lazio. Tra poche ore rassegnerò le dimissioni da presidente: si chiude dunque un percorso iniziato quasi 10 anni fa”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, nel suo intervento in occasione dell’udienza del giudizio di parifica del rendiconto regionale per l’esercizio finanziario 2021 dinanzi alla Sezione di controllo per il Lazio della Corte dei Conti.

IL LAZIO TRA LE REGIONI PIÙ VELOCI NEI PAGAMENTI

Zingaretti ha ripercorso la sua lunga esperienza da governatore, iniziata dal 2013: “Erano gli anni in cui proprio la Corte dei Conti ci indicava con la massima preoccupazione la situazione di dissesto finanziario in cui versava la Regione Lazio: un’amministrazione sull’orlo del default, avvitata, come scriveva nel 2012 proprio la Corte dei Conti, in una crisi di ‘insolvenza finanziaria da un decennio’. Nel 2012 il debito commerciale della Regione Lazio era 13,4 miliardi di euro. Ecco, quella stagione di debiti e dissesto finanziario e amministrativo è oggi alle nostre spalle”. Il presidente ha ricordato “alcuni risultati ottenuti dalla nostra comunità nel corso delle ultime due legislature. Non occorrono più 1.000 giorni per pagare le imprese, ma le fatture sono pagate in media prima della scadenza. Oggi, come certifica la Corte dei Conti, siamo tra le Regioni più veloci nei pagamenti. Non abbiamo più 700 milioni di disavanzo sanitario come nel 2013, ma bilanci in attivo”. Inoltre “dal 2013, tra società regionali, enti, consorzi bonifica, consorzi industriali e Ipab, abbiamo eliminato 71 realtà. Non abbiamo più oltre 20 partecipazioni dirette, ma solo 4 società in house e 2 società controllate, tutte risanate. Solo dal riordino delle società operanti nel settore dello Sviluppo economico abbiamo avuto una riduzione da 43 posizioni tra consiglieri e sindaci a soli 6 posti, con risparmi annui a regime derivanti anche dalle altre attività di riordino di circa 10 milioni di euro annui”.

Il governatore ha poi evidenziato la “dismissione dei fitti passivi” e la razionalizzazione della “spesa per le locazioni delle nostre sedi istituzionali. Ciò ha consentito un risparmio nel 2021 rispetto al 2015 di circa 10,3 milioni di euro, che arriveranno a 12,5 milioni nel 2023“. Infine “l’operazione di ristrutturazione del debito pregresso consente un risparmio, a regime, di oltre 200 milioni l’anno attraverso la rinegoziazione dei mutui a tassi più vantaggiosi, e abbiamo eliminato totalmente il portafoglio dei derivati”.

SANITÀ. LAZIO, ZINGARETTI: CON NOI FUORI DA COMMISSARIAMENTO, ORA È RISANATA

“Non abbiamo più una sanità commissariata, ma bilanci sotto controllo e progressivo aumento della qualità delle cure: nell’ultimo rilevamento, poche settimane fa, la Regione Lazio ha raggiunto 225,5 punti, superando di 40,5 punti il livello minimo previsto in tutte e tre la Aree (Prevenzione, Territoriale, Ospedaliera)”. Per Zingaretti “è anche in virtù di questo percorso di risanamento e miglioramento della sanità regionale che abbiamo potuto affrontare con efficacia la difficilissima sfida del Covid”. Inoltre “non siamo più tra le ultime Regioni nell’utilizzo dei fondi europei. Anche sui progetti finanziati con le nuove risorse del Pnrr, siamo tra le amministrazioni più veloci: proprio ieri abbiamo concluso l’aggiudicazione dell’ultima gara relativo alla Missione 6 del Pnrr per l’acquisto di tecnologie per la sanità. Siamo stati la prima amministrazione del nostro Paese a completare il percorso di approvvigionamento autonomo su questa fondamentale missione per curare le persone con le migliori tecnologie oggi disponibili”.

ZINGARETTI: ORA REGIONE PIÙ SOLIDA, CREDIBILE E FORTE PER SFIDA PNRR

“La nostra è una Regione più solida, più credibile, più forte che potrà affrontare con successo le sfide di questa complicata fase storica e un progetto di trasformazione per produrre benessere diffuso e garantire in ogni luogo del nostro territori i principi di giustizia, sviluppo, lavoro, garanzia dei diritti indicati dalla nostra Costituzione”, ha detto il presidente della Regione Lazio. “Lo possiamo fare e abbiamo risorse mai viste prima per riuscire in questa grande impresa collettiva: parliamo di quasi 18 miliardi di euro tra risorse del Pnrr, fondi europei e nazionali che ricadranno sul territorio del Lazio e che cambieranno, se saremo all’altezza del compito, il volto della nostra Regione. Ebbene, se questa prospettiva di sviluppo oggi esiste ed è credibile- ha sottolineato Zingaretti- è anche grazie a una leale collaborazione, alla coesione e al rispetto reciproco tra le istituzioni che abbiamo costruito nel corso di questi 10 anni. E, in particolare, grazie al rapporto proficuo che in questi anni ha caratterizzato la relazione della Regione Lazio con la Corte dei Conti”.

Fonte www.dire.it

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