Violenza di genere, il sistema sanitario regionale al fianco delle vittime con percorsi dedicati

In questi giorni molte strutture sanitarie presenti sul territorio promuovono iniziative per sostenere chi subisce violenza sotto ogni forma.

Il sistema sanitario regionale è al fianco delle donne vittime di violenza. In questi giorni molte strutture sanitarie presenti sul territorio promuovono iniziative per sostenere chi subisce violenza sotto ogni forma.

La Convenzione di Istanbul sancita dal Consiglio d’Europa nel maggio 2011 definisce la violenza nei confronti delle donne come una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione contro le donne, comprendente tutti gli atti di violenza fondati sul genere che provocano, o sono suscettibili di provocare, danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica, comprese le minacce di compiere tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica, che nella vita privata. 

Nel mondo, circa 736 milioni di donne – quasi una su tre – sono state vittime di violenza fisica e/o sessuale da parte del partner, da persone diverse dal partner, o entrambe, almeno una volta nella vita con conseguenze devastanti. Secondo l’OMS si tratta di “un problema di salute di proporzioni globali enormi” che si ripercuote con effetti negativi a breve e a lungo termine anche sul benessere mentale, sessuale e riproduttivo della donna.  Una piaga che cresce in diversi contesti, compresi il posto di lavoro e gli spazi online, ed è stata esacerbata dagli effetti post-pandemici.

La Regione Lazio con Decreto del Commissario ad Acta 25 novembre 2019, n. U00475 ha recepito il Decreto del Presidente del consiglio dei Ministri 24 novembre 2017: “Linee guida nazionali per le Aziende sanitarie e le Aziende ospedaliere in tema di soccorso e assistenza socio-sanitaria alle donne vittime di violenza” e ha demandato alle aziende sanitarie e ospedaliere del Lazio la formalizzazione di protocolli operativi di rete, specifici e strutturati, affinché, nel prestare assistenza socio-sanitaria a donne che subiscono violenza, siano rispettate tutte le indicazioni in esse contenute.

I percorsi e le procedure di accoglienza e presa in carico assicurano il raccordo operativo tra tutti gli attori della rete inter-istituzionale antiviolenza per mettere in atto interventi comuni e condivisi e assicurare adeguata assistenza, accompagnamento e orientamento, protezione e messa in sicurezza della donna vittima di violenza.

Dal 22 al 28 novembre 2023 gli ospedali con i Bollini Rosa e i centri antiviolenza, con percorsi dedicati, offrono gratuitamente servizi clinici e informativi (in presenza e a distanza), consulenze e colloqui (clicca qui per vedere le iniziative Open Week contro la violenza sulle Donne).

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