Veroli al voto, il rebus dei partiti cancellati dalle liste: scenari e retroscena

Elezioni per il rinnovo del consiglio comunale della città ernica: 3 candidati sindaco e 14 liste. Partiti scomparsi, placet dei segretari

Germano Caperna, con 7 civiche, soddisfatto per il “passo a lato” delle segreterie provinciali. Ma resta il dubbio se il traversone della città ernica – dopo quelli a Ferentino e in Provincia – risponda davvero all’interesse degli amministrati. Sulla scheda elettorale 3 candidati sindaco e 14 simboli: Forza Italia unico partito.

Piergianni Fiorletta è tornato lo scorso anno a fare il sindaco di Ferentino grazie alle sue sei liste che andavano dal centrodestra al centrosinistra. Anche l’elezione di Luca Di Stefano a capo dell’amministrazione provinciale di Frosinone era fondata su un ammasso indistinto di schieramenti opposti: Pd deangelisiano, lega di Ottaviani e spezzoni di centrodestra hanno spinto con successo il sindaco di Sora (Di Stefano proveniva direttamente dal Carroccio, anche se oggi giura di essere “solo” un civico). Non mancò l’accordo-specchio tra il Pd di Pompeo, quello cassinate saleriano e Fratelli d’Italia di Ruspandini e Maura per sostenere il poi sconfitto (da aspirante presidente), sindaco di Arce, Luigi Germani (esponente che non a caso porta nel dna la democristianità).

Qualcosa di politicamente simile ad una macedonia furbamente mescolata potrebbe accadere anche a Veroli con Germano Caperna che parte coi favori della vigilia. Perché? Semplice ed anche abbastanza trasparente nella sostanza: i segretari di circolo del Partito Democratico Toni Pironi e di Fratelli d’Italia Lorenzo Baglione hanno dichiarato in un comunicato stampa di appoggiare lo stesso candidato sindaco e, in virtù di questo, hanno rinunciato alla presentazione del simbolo dei partiti che loro stessi rappresentano. Perché, di fatto a parer loro, gli “interessi” della città vengono prima dei simboli di partito, quindi entrambi partecipano in due liste diverse ma per lo stesso sindaco in veste civica. Insomma “distinti ma convergenti”. Una formula che – con le sue “convergenze parallele” – manco Moro osò inventarsi, nonostante l’emergenza terrorismo. E in quest’ultimo caso parliamo di cose molto più serie che sono costate la vita allo statista dc.

“Quando il meccanismo della democrazia si inceppa”

Ma torniamo al voto di Veroli e, se vogliamo, a quelli immediatamente precedenti della Provincia e di Ferentino per fare una doverosa premessa. Infatti – spiega sottovoce un esponente verolano della sinistra – “quando il trasversalismo della politica nei territori coinvolge le dirigenze dei partiti, il meccanismo della democrazia di questo Paese si inceppa ed il futuro diventa decisamente buio per gli amministrati”. Perché vengono a mancare di fatto contrappesi di controllo politici di quella che dovrebbe essere una parte (al potere) rispetto all’altra (all’opposizione).

Lo stesso segretario di circolo FdI, in una riunione di direttivo cittadino, di fronte ai malumori di alcuni tesserati, avrebbe placidamente ammesso che l’indirizzo di andare su Caperna veniva dal coordinatore provinciale Massimo Ruspandini. Eppure Fratelli d’Italia aveva da tempo un suo candidato in corsa: l’avv. Cristiano Papetti, consigliere uscente di “opposizione”, ma evidentemente il ruolo non gli è valso a molto in ottica interna ai meloniani. Nel Partito Democratico troviamo la lista che fa capo all’associazione Rete Democratica con Francesca Cerquozzi ed il sempreverde Mauro Buschini (presente nel CDA della SAF e impegnato in ruolo direttivo nella Città Bianca). Lo stesso presidente del Pd Lazio, Francesco De Angelis ha dato il via libera a Caperna durante una diretta televisiva, presente in studio anche Ruspandini. La Lega, dopo cinque anni di opposizione, trova i suoi candidati uscenti Laura D’Onorio e Gianclaudio Diamanti schierarsi, sempre come civici, con il bene placido del coordinatore provinciale Nicola Ottaviani nell’allegro traversone.

Gli altri due candidati sindaco sono Patrizia Viglianti e appunto Cristiano Papetti. La prima sostenuta da Forza Italia, Patrizia Sindaco e lista NeXus. Il secondo da 4 formazioni: Orgoglio Verolano, Nuova Veroli, Viva Veroli e Uniti per Veroli.

Caperna e…”I cittadini prima della casacca”

Germano Caperna oggi è esponente provinciale di Italia Viva ma proviene dal Partito Democratico e, in particolare, dalla corrente che faceva capo ad Antonio Pompeo. Insomma un impegno politico a tutto tondo, ma sembra una stagione superata e decisamente archiviata se, durante la presentazione delle sue liste, ha letteralmente scandito: “Il nostro progetto, che abbiamo voluto chiamare “Veroli Unita”, è civico, aperto a tutti e inclusivo. La coalizione è numerosa ma questo è motivo di orgoglio, perché mettere insieme 7 liste non è facile. Chiedere ai partiti di andare oltre le ideologie, gli steccati della politica ed essere inclusivi non è stato facile ma ci siamo riusciti. La politica con la P maiuscola ha saputo fare un passo di lato e mettere i cittadini di Veroli prima della casacca”.

Eppure, non piu di qualche giorno fa, la consigliera regionale dem Sara Battisti, durante un incontro con Zingaretti candidato al parlamento europeo, aveva correttamente marcato il punto su quanto sia importante il dovere dell’alternanza nei confronti della destra di governo, nazionale e regionale. Ma la domanda da porre alla luce di quanto accade sui territori, a Veroli e in provincia in particolare, è in quale partito favorevole allo schema maggioranza-opposizione militasse o a quale regione, paese-nazione si riferisse.

Tornando a Caperna non va dimenticato che la coalizione proposta non fa distinzioni con il passato ma invoca e benedice la continuità amministrativa che da D’Onorio è passata attraverso i dieci anni di amministrazione Cretaro per arrivare, auspica il candidato sindaco Caperna, ovviamente a se stesso. Quindici anni di governo cittadino rivendicati quanto a risultati amministrativi. In sintesi, nulla da dire sulla gestione municipale sedimentata nei lustri, ma molto da cancellare quanto al ricordo stesso dei partiti, degli schieramenti, delle appartenenze.

Su scenari come quello di Veroli, che politicamente richiederebbero un confronto nei partiti interessati, coinvolti e annullati perfino nei simboli, si stende invece il silenzio delle segreterie provinciali. Ma la mancanza di dichiarazioni ufficiali, nonostante i media del mainstream provinciale a disposizione e pronti a rilanciare ogni apertura di bocca che conti, sa tanto di imbarazzo e di difficoltà a dare spiegazioni di quel che accade all’opinione pubblica. Meglio lasciar perdere. Tanto il pensiero unico continua a rassicurare i manovratori.

- Pubblicità -
Stefano Di Scanno
Stefano Di Scanno
Giornalista Professionista

CORRELATI
ALTRI ARTICOLI

“Festival di musica sacra”, Baldassarre annuncia la pubblicazione del bando per trenta progetti

L'assessore: "Il bando, finanziato con un importante contributo di 600.000 euro, coinvolgerà ben 30 soggetti promotori"

Crisi Stellantis, Maura dopo il tavolo al Mimit: “Importante passo avanti. Obiettivi più vicini”

Il vicecapogruppo regionale di FdI e vicepresidente della commissione industria commercio e attività produttive soddisfatto

Bernardino Delli Colli entra nella Lega, il consigliere comunale accolto dai vertici del partito

Sant'Ambrogio sul Garigliano - Pasquale Ciacciarelli guarda ai nuovi ingressi nel partito frutto di una strategia territoriale.

Alatri – Raccolta rifiuti, variazioni al servizio per le festività natalizie: Santucci fa chiarezza

Comunicazione di servizio del consigliere delegato all’ambiente, Mattia Santucci: i giorni di sospensione e quelli con servizi straordinari

Congresso Pd, sarà sfida tra Fantini (Battisti-Pompeo) e Migliorelli (De Angelis-Grossi)

Il segretario di federazione uscente si ricandida: “Voglio un partito presente nei luoghi del conflitto sociale per un futuro migliore”

Giubileo, presentati i nuovi bus per il trasporto dei pellegrini: Cotral potenzia il servizio

La presentazione con il presidente di Cotral, Manolo Cipolla, il presidente della Regione Lazio, Rocca, e l’assessore alla Mobilità, Ghera
- Pubblicità -

Condividi sui social

- Pubblicità -

Più letti

- Pubblicità -