Il Coordinatore di OsserMare, Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare di Informare, Azienda Speciale della Camera di Camera di Commercio Frosinone Latina, Antonello Testa, è intervenuto nella giornata di oggi, sabato 9 settembre, a Ventotene nell’ambito del Training Camp 2023 di Anci. Nel corso del panel “Gruppo Smart Specialization Strategy – Piano del Mare”, dedicato alla Strategia di Specializzazione Intelligente nata nel 2010 su iniziativa della Commissione europea, Testa ha proposto un focus sull’economia del mare del Lazio, fornendo pillole sull’economia del mare nazionale.
“Da più di 10 con il contributo del Centro Studi Tagliacarne, realizziamo il Rapporto Nazionale sull’Economia del Mare. I dati che il sistema camerale mette a disposizione di istituzioni, associazioni e imprese sono un riferimento imprescindibile nella definizione delle politiche di sviluppo dei vari settori coinvolti. – Ha spiegato Testa – Dal Rapporto di quest’anno emerge una crescita esponenziale della Blue economy che muove 142,7 miliardi di valore aggiunto. In termini di occupazione parliamo di 914 mila addetti. I numeri confermano la rilevanza del settore all’interno del panorama italiano ed europeo. Basti pensare alla rilevanza della forza moltiplicativa dell’Economia blu: dal Rapporto emerge che l’economia del mare produce un valore aggiunto di 52,4 miliardi di euro e ne attiva altri 90,3 miliardi nel resto dell’economia nel 2021. Considerando questa capacità moltiplicativa di “fare filiera”, la Blue economy arriva a generare complessivamente i 142,7 miliardi di euro di cui sopra, l’8,9% dell’intera economia nazionale. Nel Rapporto vengono considerate 7 filiere: cantieristica e industria nautica, attività sportive e ricreative, movimentazione di merci e passeggeri via mare, servizi di alloggio e ristorazione, industria delle estrazioni marine, ricerca regolamentazione e tutela ambientale; analizzate su base ISTAT e prendendo in considerazione i codici ATECO”.
“Entrando nello specifico della dimensione territoriale delle imprese blu – ha proseguito Testa – il 48,4% delle imprese dell’economia del mare si trova nel Mezzogiorno (110.429 imprese), un altro 25,9% al Centro (59.187), mentre si attesta al 14,6% la quota del Nord-Est e all’11,0% la quota del Nord-Ovest. Il Mezzogiorno è l’area con la performance migliore, con un incremento delle imprese blu del 2,7% tra il 2021 ed il 2022, decisamente al di sopra del valore medio nazionale (+1,6%). E parliamo di imprese sempre più giovani, più rosa e più straniere: 20.831 quelle giovanili, 50.492 quelle femminili e 16.181 quelle straniere”.
Concentrandosi sul Lazio, Antonello Testa ha argomentato: “L’estensione territoriale dell’economia del mare nel Lazio coinvolge: 30 comuni definiti come zone costiere di cui 24 litoranei e 6 prossimi al mare; il 64,1% della popolazione; 78,6% del valore aggiunto complessivo e 889 abitanti per kmq, a fronte dei 156 degli altri comuni laziali. Il Sistema Mare nel Lazio è forte ma in riposizionamento e conta un valore aggiunto diretto di 10,6 mld; 188.031 occupati e 35.241 imprese. Il valore aggiunto creato nel resto dell’economia è di 16,6 miliardi di euro (9,3%)”.
In conclusione Antonello Testa ha rilanciato l’ormai prossimo avvio della “Trend Academy nazionale sull’Economia del Mare” che partirà dal turismo nautico, con l’obiettivo di contribuire a migliorare l’incontro tra la domanda e l’offerta e a dare alle imprese una visione sul futuro per ottimizzare i propri investimenti. “Nel 2023 riusciremo finalmente a definire una volta per tutte l’esatto perimetro di questo importante settore”. – Ha chiosato.