Usa – Un detenuto americano di 58 anni, Kenneth Eugene Smith, sarà giustiziato attraverso l’inalazione di azoto puro, utilizzato per la prima volta e in maniera sperimentale. Il 58enne è stato condannato a morte nel 1988 per aver ucciso a coltellate su commissione la moglie di un pastore della Wetside Church of Christ a Sheffield.L’uomo è un sopravvissuto alla pena capitale: già nel 2022 era stato sottoposto a un tentativo di soppressione poi fallito. L’equipe incaricata dell’esecuzione non era riuscita a individuare le vene dove iniettare il veleno e Smith aveva trascorso più di quattro ore legato a una barella.
Così si è deciso di sperimentare l’ipossia di azoto. Le associazioni per i diritti umani, fra cui la Ong Equal Justice Initiative, hanno protestato contro questo metodo ritenuto barbaro. L’ipossia di azoto è una tecnica che induce il decesso per soffocamento e asfissia nel giro di quattro-cinque minuti. Attraverso una maschera, il soggetto inala il gas e inizia ad avvertire la mancanza di ossigeno.