Usa – Ammanettata, uccisa a martellate e poi bruciata: identificata dopo più di 30 anni la “ragazza con il tatuaggio dello scorpione”. La vittima di quel brutale omicidio scoperto a New York nel 1991 ora ha un nome: Christine Belusko e la polizia ha lanciato un appello pubblico per darne uno anche al suo assassino.
La donna aveva 29 anni quando fu ammazzata e il suo cadavere, irriconoscibile, venne trovato in un terreno abbandonato sulla costa orientale di Staten Island, a faccia in su, ammanettata e parzialmente vestita, vittima di un “omicidio brutale e depravato” come lo ha definito martedì il procuratore distrettuale della contea di Richmond Michael McMahon. La vittima sarebbe stata picchiata, strangolata, colpita con un martello almeno 17 volte alla testa prima di essere data alle fiamme. L’unica cosa ancora riconoscibile di quel corpo senza vita era proprio un tatuaggio raffigurante uno scorpione.
La prima revisione del caso nel 2008 quando è stato deciso di inserire il DNA di Belusko in un database federale utilizzato dalle forze dell’ordine e di interessare anche l’Fbi. L’identificazione è arrivata però solo quando tessuti e tracce biologiche sono stati riseminati con nuove tecnologie concentrandosi su possibili corrispondenze del DNA a New York e nel New Jersey e ottenendo un tampone del DNA dal fratello biologico.