È trascorso un anno dal tragico incidente in cui hanno perso la vita Alessio Tuzi, 30 anni di Fontechiari, la sua fidanzata Iris Noemi De Vincenzi, 26 anni compiuti due giorni prima, residente ad Arnara, ed Alessandro Muscedere, 19 anni anche lui di Fontechiari. Tre giovani vite spezzate nella notte del 26 settembre scorso sulla Superstrada Sora-Cassino: erano da poco passate le 23:00 quando le due automobili si sono scontrate frontalmente sulla “strada della morte”, nei pressi dello svincolo per Fontechiari. Un impatto violentissimo tra la Ford Fiesta, di proprietà di Iris ma condotta da Alessio, e la Fiat Punto di Alessandro, neopatentato. La coppia rientrava da una serata trascorsa con gli amici, nel veicolo c’era un cartone con alcuni pezzi di pizza. Anche l’altro ragazzo era diretto a casa. Ai Vigili del Fuoco, immediatamente accorsi, il difficoltoso compito di recuperare le tre salme, incastrate tra le lamiere: hanno lavorato con tutta la premura possibile ed in tempi brevissimi per estrarre i ragazzi dalle auto ridotte a rottami. Una sciagura che ha sconvolto tutti, non solo le famiglie delle giovani vittime.
Un sinistro che ha turbato anche i soccorritori: Alessio Tuzi, detto «Bobbetto», era conducente-barelliere di ambulanze private della “Campoli Appennino Soccorso”, è stato uno strazio per i colleghi del 118 riconoscerlo sull’asfalto e tentare, invano, di rianimarlo. Alessio aveva perso il fratello maggiore qualche anno prima, a causa di un incidente domestico. Al momento del sinistro la madre era ricoverata presso il “Santa Scolastica” di Cassino in attesa di un delicato intervento chirurgico.
Iris Noemi De Vincenzi aveva festeggiato il suo compleanno due giorni prima della tragedia. Lavorava in un bar a Ripi, sulla Casilina, aveva conosciuto Alessio ed erano fidanzati da circa 6 mesi. Una coppia affiatata. Quella maledetta sera Iris aveva avvisato la famiglia che avrebbe trascorso la notte a casa del ragazzo, avrebbe dormito da lui. Figlia unica, doveva iniziare a lavorare come guardia giurata ad ottobre.
Il più giovane, Alessandro Muscedere, stava rientrando da Roma dove stava ultimando l’organizzazione degli studi universitari. Neodiplomato al liceo, intendeva diventare medico-chirurgo e trasferirsi in America. Nel frattempo collaborava con il padre ed il fratello nella conduzione dell’azienda di famiglia, la “Fontechiari Tour”. Amava la musica, suonava il pianoforte e la domenica, puntuale, accompagnava il coro della chiesa.
Una messa in ricordo di Alessandro Muscedere si terrà nella serata di domani, alle ore 19:00, presso il Santuario della Madonna dei Fratelli in via Regina Margherita a Fontechiari.
(immagini di repertorio)