Serie B – Una domenica da dimenticare. Un’umiliazione enorme e che i tifosi non hanno tollerato, quella subita ieri dal Frosinone, vittima sacrificale di una Cremonese cinica e determinata. Il ‘disaster movie’ del ‘Benito Stirpe’ ha visto i locali soccombere sul pesante risultato di 0-3, regolati dalle reti di Ceccherini e Bonazzoli nel primo tempo, e di Collocolo nella seconda frazione. Giallazzurri che giocano discretamente appena 20′ per poi crollare in balia dei grigiorossi, i quali espugnano l’impianto di viale Olimpia senza troppi giri. I ciociari sono apparsi scarichi, molli, senza idee. Anche quando hanno provato a reagire non sono mai diventati realmente pericolosi. Il copione resta quello di un collettivo fragile, troppo avvezzo ad errori grossolani, incapace di cambiare passo. Anche nell’assalto finale, utile solo a cercare il gol della bandiera, gli uomini guidati da Marini (in panchina a sostituire lo squalificato Greco) non sono riusciti a concretizzare il moto d’orgoglio. La Cremonese fissa un risultato importante e il verdetto la consolida al quarto posto mentre il Frosinone resta fermo a 20 punti, in piena zona playout. Non c’è verso di scacciare il fantasma della C e i tifosi fischiano, comprensibilmente. I supporters, dalla Nord, lanciano un messaggio chiaro: “Meritiamo di più”…e possiamo forse dargli torto? La delusione è tangibile. L’amarezza è tanta e non solo per il punteggio finale ma per la performance sotto gli occhi di tutti. Assenti ingiustificati il cuore, la tigna, la cattiveria agonistica.
Una squadra nel pallone
Il giudizio complessivo non può che essere generalmente insufficiente. Lo scivolone non ha risparmiato nessuno. Una catastrofe inaspettata per quanto visto nelle ultime uscite e che rende impossibile attribuire una sola sufficienza agli interpreti in campo. Cerofolini ne prende tre e almeno l’incornata di Ceccherini non sembrava imparabile. Poi ‘regala’ anche brividi estremi con uscite a vuoto che si sarebbe potuto risparmiare. Di sicuro non era la sua giornata. Biraschi si rende autore di una brutta prova, per restare in linea con l’intero reparto. Monterisi soffre e non riesce a dirigere la difesa, apparendo anche in impaccio spesso e volentieri. Lusuardi sbaglia tanto e regala troppe palle agli avversari. Oyono J., nella deriva collettiva, è quello che prova a far vedere qualcosa di buono: spinge quando può e dalle sue parti nascono le azioni migliori, ma non basta. Poco lucido e concreto Gelli. Oyono A. non regge il confronto con Collocolo sulla fascia. Darboe senza carattere, perde palloni importanti e non detta il gioco come richiesto. Begic male, il suo errore da il là per l’invettiva ospite e fallisce anche un’occasione. Ambrosino entra per dare forza fresca e verve alla manovra ma non fa altro che produrre un tiro senza pretese. Kvernadze subentra con molta foga ma la svolta non arriva con il suo ingresso. Sfiora il gol in un paio di occasioni, poi è suo l’erroraccio sul tris grigiorosso. Giornata ‘no’ anche per un Partipilo impreciso. Impalpabile e confuso Tsadjout. Pecorino non migliora la situazione, sciupa una chance e non fa molto altro. Una partita davvero brutta, tra le peggiori del Frosinone. Greco l’ha potuta vedere dalla tribuna e gli sarà chiaro che purtroppo manca la cosiddetta ‘ciccia’. Quella che un po’ tutti speravano potesse portare il mercato invernale, ma il diesse Guido Angelozzi, sceso in conferenza stampa, è stato chiaro: oltre ad assumersi (ancora una volta) le responsabilità, arriverà un centrocampista, forse forse qualcos’altro ma si continuerà a puntare sugli uomini a disposizione. Inutile, dunque, sperare nel miracolo della riparazione e la situazione si fa davvero tosta. Qualità ne manca, è lapalissiano. A procacciarsela non se ne parla…davvero la medicina salvifica è solo un mix di fiducia e duro lavoro? Basterà? Perché sembra proprio che a questo Leone defibrillato manchi l’anelito vitale…
Peggio di così non si poteva iniziare il nuovo anno. Un Frosinone brutto e discontinuo non riesce mai a riaprire la gara con la Cremonese, che dal suo canto ha vinto senza discussioni, in maniera perentoria. C’è poco altro da aggiungere. Così non è possibile continuare e sperare nella salvezza. Raccogliere e rimettere insieme i proverbiali cocci potrebbe non essere sufficiente. E i cocci dopo la partita di ieri sono davvero tanti e minuscoli…