Serie A – Nella sala stampa della ‘Psc Arena’ del capoluogo, mister Eusebio Di Francesco parla della partita in programma domani, sabato 2 settembre alle 18.30, presso l’Arena Udinese contro i padroni di casa bianconeri.
Il tecnico giallazzurro esordisce con una considerazione sul modulo che sceglierà per fronteggiare i friulani, dopo aver battuto la Dea lo scorso sabato: “Tutto si lega in base all’avversario e agli uomini a disposizione. Stiamo completando la rosa con calciatori che hanno caratteristiche differenti, duttili, che mi permettono di variare. Udinese e Atalanta hanno la fisicità in comune ma tatticamente lavorano in maniera differente. Le loro mezzali si sanno inserire bene e i loro attaccanti giocano più uno dietro l’altro che piatti. Noi non dobbiamo snaturare il nostro modo di giocare, dobbiamo restare aggressivi e propositivi. Il coefficiente di difficoltà è sempre alto, l’Udinese è una società molto strutturata mentre noi siamo in costruzione. Sarà una partita da prendere con le molle. A mio avviso i bianconeri hanno fatto una grande gara contro la Salernitana dove hanno avuto molte possibilità di andare in gol. Inoltre sono dotati di individualità importanti”.
Alla domanda se giocherà Turati oppure Cerofolini, l’allenatore risponde: “Giocherà Turati fin dall’inizio nonostante la buona prova di Cerofolini con l’Atalanta. Per quanto riguarda i nuovi arrivi, Lirola sta facendo un programma di adattamento sia a livello metabolico che tecnico-tattico per questo non è stato convocato. Soulè rispetto a Kaio Jorge, il quale ha giocato meno, è in migliore condizione. Entrambi possono essere utili sia dall’inizio che a gara in corso. È un piacere allenare giocatori con tanto talento come Reinier che qui dovrà trovare spazio. Ho ampia scelta sia a livello tecnico che tattico”.
Circa questa prima trasferta della stagione, Di Francesca spiega: “La nostra identità non deve cambiare ma dipende molto anche dall’avversario. Il desiderio è quello di riproporre lo stesso spirito visto qui in casa ma ci sarà un avversario battagliero che proverà a vincere contro una neopromossa. Poi il campo sarà il giudice“.
Quindi una considerazione sul mercato: “Avendo preso Okoli – precisa Di Francesco -, con l’arrivo di un altro centrale posso dire che siamo più completi nel gioco delle coppie di cui parlavo a luglio, avendo così almeno due interpreti per ogni ruolo. In avanti abbiamo ancora più presenze, se dovesse definirsi la cessione di Borrelli al Brescia potremmo avere quasi delle coppie in tutti i reparti. Abbiamo anche qualche giovane in più come Lusuardi ma il campionato è lungo”.
L’unico obiettivo di questo Frosinone è ben chiaro alla guida tecnica che lo ribadisce con enfasi: “L’obiettivo è e resta quello della salvezza. Lavoriamo con i piedi per terra. Aver preso tanti giocatori da club importanti non vuol dire che siano già scommesse vinte. Hanno delle buone prospettive ma non moltissime presenze ed esperienza, quindi facendo considerazioni realistiche, dobbiamo continuare a puntare a far sì che possano ambientarsi e dimostrare tutto il loro valore”.
Il mister chiude la conferenza con una precisazione sul singolo. Alla domanda se Gelli possa giocare a sinistra, chiarisce: “Gelli ha la qualità più grande nell’adattamento. Lui spesso ha fatto anche il quinto. Ha le attitudini anche a stare sulla fascia. Lo avevo provato anche play ma ha l’attitudine ad aprirsi. Ha corsa e grande intensità abbinati ad una buona tecnica, questo lo aiuta a ricoprire diversi ruoli. Così come per Baez. È uno dei nostri jolly”.