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Ucciso dai nazisti, maxi risarcimento per gli eredi: una morte ritenuta crimine di guerra

La sentenza emessa dal tribunale di Roma in favore di una vittima delle truppe naziste: l'uomo venne trucidato nella Valle dei Santi

Immagine di repertorio
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Un crimine di guerra: così è stato definito l’omicidio di un giovane padre di famiglia, fucilato nel 1943 dalle truppe tedesche nella Valle dei Santi. Venne giustiziato davanti alla sua famiglia durante i rastrellamenti nel Cassinate.

Ottant’anni dopo arriva giustizia. I giudici del tribunale di Roma hanno emesso una sentenza di risarcimento danni in favore dei parenti prossimi dell’uomo, settecentomila euro come indennizzo perché l’uomo, residente in un paese della Valle dei Santi, è stato ritenuto vittima di crimine di guerra. Una sentenza che quasi certamente farà storia e che arriva dopo una lunga battaglia legale. Nella zona del Cassinate furono decine le persone assassinate ingiustamente dalle truppe naziste tra il 1943 e il 1944.

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