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Uccisi con polpette avvelenate: ieri l’agonia della cagnolina Scilla, oggi è morto il suo cucciolotto

Isola del Liri - L'amaro sfogo del signor Renato: ieri è stata avvelenata Scilla, poi stamattina è deceduto anche il suo cucciolo

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Prima hanno avvelenato la cagnolina Scilla, poi è morto anche il suo cucciolo. Una polpetta alterata, un gesto vile, scellerato, intollerabile. Il signor Renato ha espresso tutta la sua disperazione, ma anche la sua rabbia nell’appello che abbiamo raccolto. È stato lui stesso a raccontarci come bestie vere, celate dietro il volto ignoto di uomini senza cuore, hanno ucciso i suoi amici a quattro zampe vicino casa, ad Isola del Liri in via Portella.

Nella mattinata di ieri, Renato era uscito come suo solito alle 4 del mattino per andare a lavorare. Aveva salutato la sua Scilla che era solita uscire e poi rientrare ad allattare i cuccioli partoriti da neppure un mese. Stava bene Scilla, nessun segno di malessere. Ma durante la passeggiata vicino casa qualcosa deve essere andato storto. La pelosa è tornata nella sua cuccia, ha allattato e poi è spirata, tra gli spasmi, letteralmente con la bava alla bocca. Un’agonia sconcertante. Alle 7 Renato ha ricevuto la drammatica chiamata della moglie che lo avvisava della morte di Scilla.

Ma stamattina la tragica sorte è toccata anche a quel cucciolotto che non aveva ancora un nome. Infatti doveva essere regalato una volta svezzato, ma proprio ieri il signor Renato e la moglie avevano deciso di tenere anche quel batuffolo bianco con loro. Ma purtroppo, il cagnolino non ce l’ha fatta, avvelenato anch’esso dal latte contaminato della mamma.

Il signor Renato è un fiume in piena: “Non ho parole per descrivere gli autori di una simile barbarie. Io spero che leggano queste righe e si vergognino del loro abominio. Due bestiole dolcissime, che non facevano del male ad anima viva, sono state ammazzate in modo barbaro. Spero che i colpevoli paghino per queste atrocità. Non riesco a comprendere come si possa mettere in pratica una cosa del genere, come si possano lasciare polpette avvelenate per uccidere animali indifesi e innocenti!”. Questo il suo amarissimo e comprensibile sfogo. Renato non ci ha pensato due volte e sul proprio profilo Facebook ha pubblicato le immagini agghiaccianti perché chi si è divertito a strappare alla vita e all’amore di una famiglia i propri compagni a quattro zampe, capisca l’orrendo e riprovevole gesto commesso. Un gesto che è anche un reato ed è punibile per legge: l’articolo 638 del codice penale, difatti, prevede la reclusione fino a 1 anno per uccisione o danneggiamento di animali altrui.

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