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Turismo enogastronomico, un viaggiatore su tre visita i mercati tipici durante le vacanze in Italia

Oltre 1/3 della spesa di italiani e stranieri in vacanza in Italia, secondo la Coldiretti, è destinato alla tavola

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Quasi un viaggiatore su tre (30%) in Italia ha visitato mercati tipici durante l’estate che si affermano tra le attività culturali preferite in un Paese come l’Italia che ha la leadership mondiale nel turismo enogastronomico come dimostra. E’ quanto afferma la Coldiretti sul report Istat su viaggi e vacanze in Italia e all’estero nel 2022 dal quale si evidenzia peraltro che la quota delle attività legate all’enogastronomia si attesta al 18%.

Non è un caso – sottolinea la Coldiretti – che venerdi 21 aprile dalle 13 alle 14,30 per il Natale di Roma al mercato contadino di Campagna Amica al Circo Massimo farà visita la delegazione Bie (Bureau international des expositions), presente nella Capitale per valutare il progetto di candidatura di Roma ad ospitare l’Esposizione universale Expo del 2030

Oltre 1/3 della spesa di italiani e stranieri in vacanza in Italia secondo la Coldiretti – è infatti destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche in mercati, feste e sagre di Paese. L’alimentazione – sottolinea la Coldiretti – è diventata la principale voce del budget turistico con un impatto economico che è valutato attorno ai 30 miliardi di euro su base annua, divisi tra turisti italiani e stranieri che sempre più spesso scelgono il Belpaese come meta delle vacanze per i primati enogastronomici. Si tratta di un risultato che dimostra l’immenso valore storico e culturale del patrimonio enogastronomico nazionale che è diffuso su tutto il territorio e dalla cui valorizzazione – precisa la Coldiretti – dipendono molte delle opportunità di sviluppo economico ed occupazionale.

La tavola si conferma come il vero valore aggiunto della vacanza in Italia che leader mondiale del turismo enogastronomico potendo contare sull’agricoltura più green d’Europa di 5450 specialità sono ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni censite dalle Regioni, 316 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, la leadership nel biologico con circa 86mila aziende agricole biologiche, 25mila agriturismi che conservano da generazioni i segreti della cucina contadina, 10mila agricoltori in vendita diretta con Campagna Amica e le numerose iniziative di valorizzazione, dalle sagre alle strade del vino.

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