Frosinone – Spopolano sui gruppi social dell’intera provincia nuovi link truffa. Del caso è stata informata nella mattinata di oggi anche la Polizia Postale che prenderà i dovuti provvedimenti. Nel frattempo, la raccomandazione è sempre la stessa: prestare la massima attenzione e non cliccare per leggere la notizia della “Laura milionaria” perché, oltre a trattarsi di una fake news, c’è il rischio concreto di rimanere vittime di phishing. La notizia in questione, infatti, rimanda a diversi siti chiedendo agli utenti di iscriversi e di versare denaro, dietro la promessa di facili guadagni.
“72330 euro hanno segnato una svolta per Laura, 22 anni, ex dipendente McDonald’s di Borgonovo-Val-Tidone, grazie…”, questo più o meno il titolo delle varie fake news. Addirittura per molte, come quella riportata in copertina a scopo esemplificativo, vengono utilizzate foto di famose influencer che nulla hanno a che vedere con la fantomatica “Laura” ex dipendente della catena di fast food il cui nome viene oltremodo sfruttato indebitamente.
Il tentativo di phishing, ossia la truffa online, è presto svelato: nell’articolo in questione – come negli altri analoghi – si richiede agli utenti di iscriversi e depositare una somma di denaro, spesso 200 euro, per sostenere il sito web “Progetto quantistico”, o simili, dietro la promessa di poter guadagnare soldi facilmente. Come “ha fatto Laura”. “L’algoritmo del sito – si legge nel testo della fake news – sceglierà automaticamente il momento perfetto per acquistare Bitcoin a basso prezzo e venderli ad altri e viceversa”. Il meccanismo, più o meno sempre uguale, viene poi riprodotto in altri articoli, cambiando il nome della ragazza e il luogo di provenienza. I link vengono poi diffusi sui vari gruppi Facebook così da arrivare a più utenti possibile. E, prima o poi, qualcuno è destinato suo malgrado a finire nella rete.
L’invito ai lettori è quello di verificare sempre la fonte delle notizie che si trovano sul web, affidandosi a testate giornalistiche registrate. Inoltre non bisogna mai fornire i propri dati personali. Sarebbe opportuno anche segnalare queste fake news a Facebook ed alla Polizia Postale, evitando di condividerle al fine di non contribuire al diffondersi delle stesse.