Gli anziani sono, purtroppo, un bersaglio privilegiato per i truffatori. La minore dimestichezza con le nuove tecnologie e la naturale propensione alla fiducia nel prossimo li rendono più vulnerabili a raggiri e manipolazioni. Come evidenziato durante il convegno “Protezione degli Anziani dalle truffe telefoniche: strumenti e strategie di tutela in ambito civile e penale” (Istituto San Michele di Roma, 3 ottobre 2024), il fenomeno è in costante crescita e richiede un’azione congiunta di prevenzione e contrasto.
L’evento, organizzato in collaborazione con Road to green 2020 e Vis Romana, ha offerto un’importante occasione di formazione per approfondire le diverse tipologie di truffe, le strategie di tutela e il ruolo fondamentale della collaborazione tra forze dell’ordine, istituzioni e cittadini.
“Le truffe telefoniche, in particolare quelle ai danni degli anziani, rappresentano una piaga sociale in costante crescita”, ha affermato l’Avvocato Roberto Maria Meola, Vice Presidente di Vis Romana. “L’abilità dei truffatori nell’ingannare le vittime e la rapidità con cui si evolvono le loro tecniche rendono le indagini particolarmente complesse. Tuttavia, l’avvento delle tecnologie digitali e l’innovazione nel campo dell’informatica forense stanno offrendo nuovi strumenti agli investigatori per contrastare questo fenomeno”.
Phishing, vishing, smishing e sim swap sono solo alcune delle tecniche utilizzate dai truffatori per carpire dati sensibili e sottrarre denaro. Il social engineering, basato sulla manipolazione psicologica e sullo sfruttamento delle informazioni reperibili online, rappresenta un’ulteriore minaccia, specie per gli anziani che tendono a condividere con maggiore facilità dettagli personali sui social network.
I dati della Polizia Postale evidenziano un aumento del 6% dei casi di truffa online nel 2023 rispetto all’anno precedente, con un incremento del 20% delle somme sottratte (circa 137 milioni di euro). A livello globale, le perdite causate dalle truffe online nel settore dell’e-commerce hanno superato i 48 miliardi di dollari nel 2023.
L’importanza della collaborazione e della prevenzione
“È fondamentale una stretta ed efficace collaborazione tra le forze dell’ordine, le istituzioni finanziarie e gli operatori telefonici al fine di contrastare il fenomeno delle truffe con efficacia”, ha sottolineato l’Avvocato civilista Sonia Magliano.
Informare e sensibilizzare i cittadini, in particolare gli anziani, è cruciale per prevenire le truffe e tutelare i loro diritti. “Le vittime delle truffe hanno diritto al risarcimento dei danni subiti”, ha ricordato l’Avvocato civilista Cristina Mercogliano. “La costituzione di parte civile consente di farsi rimborsare la somma persa e richiedere un ulteriore risarcimento per danni morali o biologici”.
Come difendersi?
L’Avvocato Massimo Ramagnano ha fornito alcuni consigli pratici: “Segnalate immediatamente l’accaduto alla Polizia Postale e fate reclamo presso le compagnie telefoniche. Annotate il numero di telefono sospetto e non fornite mai dati sensibili. In caso di richieste sospette, riagganciate immediatamente”.
Formazione e consapevolezza: le chiavi per un uso sicuro del digitale
“Piuttosto che demonizzare gli strumenti digitali, è importante imparare ad usarli nel modo corretto”, ha commentato Barbara Molinario, Segretario Generale di Consumerismo e Presidente di Road to green 2020. “Il territorio su cui vogliamo muoverci è quello della formazione, anche degli anziani, perché ormai la nostra vita quotidiana non può prescindere dall’utilizzo dei social o del digitale”.
“Durante la Settimana della Prevenzione del San Michele, affrontare abbiamo affrontato il tema delle truffe agli anziani, una priorità che non possiamo più ignorare. La salute degli anziani non riguarda solo il loro benessere fisico, ma anche quello psicologico. Purtroppo, le truffe rappresentano una delle maggiori fonti di stress per questa fascia di popolazione, che troppo spesso diventa il bersaglio principale dei truffatori. Questi atti non solo minano la fiducia degli anziani, ma possono anche avere gravi conseguenze sulla loro salute mentale, generando ansia, paura e senso di vulnerabilità. Purtroppo, la maggior parte delle truffe non viene nemmeno denunciata, spesso per vergogna o per la mancanza di consapevolezza da parte delle vittime. È per questo motivo che trattare questi temi durante la Settimana della Prevenzione è fondamentale. Informare, sensibilizzare e fornire strumenti concreti per difendersi dalle truffe significa proteggere la dignità e il benessere psicologico dei nostri anziani, garantendo loro una qualità di vita migliore e più sicura. Prevenire queste situazioni è parte integrante del nostro impegno per promuovere una salute globale e inclusiva per tutti gli anziani”, ha dichiarato il Presidente dell’Istituto Romano San Michele, Giovanni Libanori.
Conclusioni
Il convegno ha ribadito l’importanza di una strategia integrata che combini prevenzione, informazione, collaborazione tra istituzioni e tutela legale per contrastare efficacemente il fenomeno delle truffe agli anziani e garantire loro una maggiore sicurezza. – Fonte www.consumerismonoprofit.it –