Maxi operazione della Squadra mobile di Genova contro le truffe agli anziani. Coinvolti anche soggetti della provincia di Frosinone. Eseguite 77 misure cautelari e numerose perquisizioni nei comuni di Napoli e Caserta, nei confronti degli appartenenti ad un’associazione per delinquere specializzata nelle truffe ai danni di anziani.
Raggiri milionari
Le indagini sono iniziate nel giugno del 2023, dopo una truffa commessa nel capoluogo ligure, e hanno permesso di accertare l’esistenza del gruppo criminale e di delineare il ruolo di ogni singolo partecipante. Durante il periodo investigativo, sono stati arrestate in flagranza di reato altre 75 persone e recuperati beni per oltre un milione e 700 mila euro. Gli arrestati usavano la tecnica del “finto incidente”, contattando telefonicamente le vittime a cui, fingendo di essere appartenenti alle Forze dell’ordine, venivano chiesti denaro o oggetti di valore per tirare fuori dai guai un loro parente che a loro dire aveva causato un grave incidente.
La “gerarchia” della truffa
I truffatori facevano base a Aversa, in provincia di Caserta, ed erano organizzati gerarchicamente, con ruoli ben definiti. C’erano i telefonisti, incaricati di raggirare le vittime e i “trasfertisti”, addetti al ritiro del denaro e dei beni, dislocati in svariate province italiane. Utilizzando appartamenti adibiti a call center, venivano effettuate tra le 600 e le 1200 chiamate al giorno per poi impiegare tra le cinque e le sette pattuglie di operativi sul territorio che si occupavano della riscossione. L’organizzazione forniva persino supporto logistico e assistenza legale in caso di intervento delle Forze dell’ordine.
Delle 77 misure, 22 sono custodie in carcere e 55 di applicazione dell’obbligo di dimora nel comune di Napoli e dell’obbligo di presentazione giornaliera alla Polizia giudiziaria. All’operazione hanno collaborato gli agenti delle Squadra mobili di Napoli, Bari, Benevento, Campobasso, Caserta, Frosinone, Isernia, Potenza e Salerno e dei locali Reparti prevenzione crimine.