Continua l’azione di contrasto all’odioso fenomeno delle truffe in danno di persone anziane. Avvenimenti, ormai, tristemente diffusi su tutto il territorio nazionale che è diventato un vero incubo per le fasce deboli. Proprio per questi motivi, da tempo, tutti i presidi dell’Arma territoriale sono chiamati a svolgere una incisiva azione di contenimento e repressione, non disgiunta da continue campagne informative. In tale quadro, ed in linea con le direttive già impartite dal Comando Provinciale di Frosinone, nella tarda serata di ieri sono stati arrestati due pregiudicati di origini napoletane (un 49enne e un 34enne) responsabili di una truffa ai danni di un anziano di Sestri Levante (GE).
Truffatori in trasferta
In particolare, i due campani, nella serata di ieri si sono imbattuti in un controllo da parte dei militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Pontecorvo e della Stazione di San Giovanni Incarico ai quali non sono sfuggite le facce sospette dei due fermati. Entrambi gli equipaggi erano impegnati in un servizio straordinario coordinato di controllo del territorio quando, nei pressi dell’uscita del casello dell’autostrada A1 (casello di Pontecorvo) in territorio Castrocielo, hanno proceduto al controllo dei due soggetti che si trovavano nei pressi di un distributore di carburante intenti a fare rifornimento. Vista la loro provenienza che non giustificava la presenza a quell’ora sul territorio, sono stati effettuati degli approfondimenti investigativi che hanno consentito di accertare che entrambi i controllati avevano verosimilmente perpetrato una truffa da 30.000 euro in danno di un anziano di Sestri Levante (GE). Fondamentale, per il controllo, è risultata la meritoria azione dei colleghi liguri che, a seguito delle indagini fatte partire immediatamente dopo la denuncia dell’anziano, hanno ricostruito l’intera vicenda e, da un approfondito lavoro di analisi sui sistemi di videosorveglianza del loro territorio, sono riusciti ad individuare la macchina con cui era stata commessa la truffa diramando, a livello nazionale, le ricerche della stessa. Gli stessi colleghi di Sestri hanno acquisito testimonianze ed altre immagini dei presunti responsabili rendendo le attività di ricerca più agevoli. Proprio grazie all’immediata azione investigativa condotta dai colleghi liguri, che si sono coordinati con tutte le Compagnie territoriali in direzione sud (visto l’accento dei presunti truffatori), la locale Centrale Operativa ha disposto la intensificazione dei controlli proprio a ridosso delle uscite autostradali e ciò si è rivelato fondamentale per fermare i due sospettati.
La perquisizione
I militari, dopo avere accertato che la vettura era quella indicata dall’Arma di Sestri, hanno proceduto alla perquisizione personale e veicolare rinvenendo, sotto i sedili dell’auto, la somma di euro 30.000 circa e monili in oro per un valore di circa 5.000 euro, che i due campani avevano truffato all’anziano ligure nel corso della mattinata. Il loro modus operandi è stato lo stesso che, da tempo, continuano ad utilizzare, ossia la chiamata presso l’abitazione della vittima al quale riferiscono di un fantomatico incidente stradale in cui è coinvolto un proprio familiare e per il quale, per evitargli l’arresto, è necessario l’esborso di una grossa cifra di denaro. Ed è quello che è avvenuto a Sestri dove i due soggetti fermati, attraverso queste modalità, sono riusciti, con artifizi e raggiri, a venire in possesso di una grossa cifra di denaro e, non paghi di ciò, a farsi consegnare anche i preziosi per poi allontanarsi. L’anziano, scoperta la truffa, in preda alla disperazione, ha allertato i Carabinieri della locale Stazione ai quali ha raccontato la propria odissea ed ai quali ha dovuto anche riferire di avere elargito tutto quello di cui disponeva, i risparmi di una vita. Per fortuna, grazie al lavoro sinergico condotto dal Comando di Pontecorvo con quello di Sestri Levante (GE), si è riusciti a restituire quanto sottratto all’anziano ottantaquattrenne e, oltre al denaro, gli si è restituito serenità e sorriso per il lieto fine di una brutta vicenda. Per entrambi i fermati, il Procuratore di Cassino ha disposto che venissero associati presso la locale casa circondariale.