È un nostro lettore a mandarci la foto di questo soddisfacente raccolto. Approfittando della “tregua” meteorologica Sante è uscito a raccogliere funghi nelle campagne ciociare. Tra tutti quelli trovati ce n’è uno in particolare che, sicuramente, ha catturato l’attenzione dell’uomo generando un sorriso di assoluto compiacimento: un bel fungo prataiolo, individuato su un tronco di pioppo abbattuto, di circa 600 grammi, carnoso e commestibile. In alcuni paesi i funghi prataioli sono ritenuti eccellenti, dall’ottimo sapore, tra i migliori per preparare un condimento, trifolati, o come contorno, mentre è “disprezzato” dalla cucina di altre regioni. Quando si raccolgono funghi è sempre bene essere certi della loro natura, che non siano velenosi. Questi ultimi sintetizzano sostanze tossiche per l’organismo umano, l’ingestione può provocare sintomatologie che variano da lievi malesseri gastrointestinali fino alla morte: per prevenire l’avvelenamento da funghi, quindi, è necessaria una estrema familiarità con le specie tossiche. Un problema che non riguarda Sante ed il suo gustoso prataiolo.