Treni, odissea quotidiana per i pendolari che viaggiano sulla tratta ferroviaria Roma-Cassino. Studenti, lavoratori, persone malate che raggiungono la capitale per sottoporsi a terapia. In migliaia costretti, quasi ogni giorno, ad avere a che fare con ritardi, cancellazioni, guasti ed inconvenienti tecnici non meglio specificati. Un problema non nuovo che, puntualmente (non certo come i treni), con l’arrivo della stagione estiva peggiora.
Nei giorni scorsi, il Coordinatore dell’Associazione Roma Cassino Express, Massimo Miconi, si è fatto portavoce di un disagio che interessa i pendolari di tutta la provincia. Così, ha scritto una lettera indirizzandola al Ministro dei Trasporti, Salvini; all’Amministratore delegato di RFI, Strisciuglio; all’Ad di Trenitalia, Corradi e al Presidente della Regione, Rocca. Di seguito il testo integrale della missiva che non fa sconti a nessuno.
“Odissea quotidiana tratta ferroviaria Roma-Cassino”
“In relazione a quanto accade ormai quasi quotidianamente sulla tratta, si richiedono urgentemente interventi risolutivi atti a far sì che i viaggiatori siano messi in grado di poter utilizzare un mezzo pubblico in modo dignitoso ed affidabile. Dopo i lavori effettuati l’estate scorsa, c’è stato il delirio che ha causato anche l’intervento della Regione Lazio con una audizione della commissione trasporti; tale intervento apparentemente ha comportato nel periodo successivo un miglioramento della puntualità. Ora siamo alle solite, disservizi, soppressioni dovuti a guasti materiali di varie aziende ma in particolare alle Infrastrutture di competenza RFI. Estremamente preoccupanti i due svii accaduti in questi giorni, sembrerebbe che le nostre ferrovie non siano in grado di dare servizi in estate a causa del caldo, in questo caso sarebbe preferibile chiudere tutte le ferrovie nei mesi estivi ed auto-sostituirle con bus, o magari far un ragionamento serio sui responsabili, su come vengono effettuate le lavorazioni, da chi e magari anche sulla qualità delle forniture.
Siamo certi – prosegue la nota – che per ogni cosa ci siano un motivo ed una responsabilità ben precisa, si continua a citare ingiustamente: potenziamento tecnologico, sistemi ridondanti, con relativi fiumi di denaro, nonostante
l’affidabilità peggiori costantemente, manutenzione preventiva parola oramai sconosciuta, eppure in merito ai buchi di orario giornalieri continuate ad affermare da anni che sono dovuti alle manutenzioni quotidiane.
Troviamo inaccettabili tali disservizi che provocano sui pendolari ore aggiuntive di strazio per raggiungere le loro case o posti di lavoro. Sia chiaro non chiediamo l’efficienza nipponica ma neanche un servizio da ferrovie indiane. Potremmo elencare le cause dello strazio quotidiano ma agli organi competenti immagino siano ben note (…).
Comunque con l’occasione lanciamo anche una proposta: che i responsabili delle 3 DTR, gli Assessori delle Regioni Lazio, Molise e Campania e tutte le Associazioni legalmente riconosciute, si siedano ad un unico tavolo per confrontarsi e rendere il servizio veramente utile a tutti, evitando accuratamente compartimenti stagni
come accade attualmente. Eventuali risorse aggiuntive si possono tranquillamente recuperare eliminando le sovrapposizioni gomma ferro, privilegiando ovviamente il ferroviario, utilizzando esclusivamente il gommato come adduzione al ferro. Non siamo interessati alle vostre futili motivazioni sui disservizi, subiamo disagi quotidiani che non hanno prezzo, esigiamo un servizio degno di un Paese civile che si erige come uno dei maggiormente evoluti. Trenitalia ed RFI dispongono di una montagna di risorse pubbliche che come si evince non generano servizi adeguati, chiediamo pertanto una immediata inversione di tendenza che ci consenta di usufruire di ciò che legittimamente meritiamo. Non siamo in grado di affermare che non ci siano nelle aziende sopra citate persone giuste al posto giusto, oltre alla nostra tratta pare ci sia un’ecatombe globale inclusa anche l’AV, ma il dubbio ci viene…Certi in un vostro tempestivo e risolutivo intervento auguriamo a tutti un buon lavoro. P.S. Comprendiamo la fretta per la scadenza del 31/12/26 per spendere i fondi PNRR, ma in modo adeguato”.