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Traffico illecito di rifiuti, prosciolti i vertici di un’azienda leader nella produzione di palloncini

Il Gup del tribunale di Roma ha accolto la tesi difensiva degli avvocati Paolo Marandola, Alessandra e Vittorio Salera

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Prosciolti dal Giudice per l’udienza preliminare perché il fatto non sussiste società leader nel settore della produzione di palloncini con sede nel Sorano e il legale rappresentante della stessa accusati di traffico illecito di rifiuti, e assistiti dagli avvocati Paolo Marandola, Alessandra e Vittorio Salera.

L’indagine, condotta dal Corpo Forestale dello Stato e coordinata dalla Procura di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia – aveva ipotizzato l’esistenza di una attività organizzata finalizzata a gestire abusivamente e abitualmente ingenti quantitativi di rifiuti speciali caratterizzati da codice speculare. In particolare si ipotizzava a carico degli imputati di aver classificato e gestito come nonpericolosi i fanghi derivante dall’impianto di depurazione quando, invece, secondo l’impostazione accusatoria, avrebbero dovuto essere classificati e gestiti come pericolosi.

Tale condotta, relativa al periodo compreso tra il 2017 e il 2018 avrebbe determinato non solo un danno all’ambiente ma un profitto per le casse dell’azienda di diverse centinaia di migliaia di euro,
somma corrispondente alla differenza tra il costo di avviamento dovuto per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi
rispetto a quello effettivamente corrisposto per lo smaltimento quali rifiuti non
pericolosi.

Sulla base di questa contestazione nel mese di aprile 2021 veniva anche disposta dal gip di Roma il sequestro dell’impianto di depurazione con la nomina di un amministratore giudiziario. Il Gup di Roma, dopo la dimostrazione da parte dei legali e dei consulenti tecnici della legittimità dell’operato dell’azienda, aveva già disposto il dissequestro dell’impianto di depurazione e la revoca dell’amministratore giudiziario. Ieri è stata pota la parola fine a questa vicenda: infatti, accogliendo le tesi degli avvocati Paolo Marandola, Alessandra Salera e Vittorio Salera, il Gup di Roma ha prosciolto sia l’imprenditore che la Società da tutti i reati contestati perché il fatto non sussiste.

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