Home Politica Tra Iannarilli e Addesse sale il tono dello scontro: “Dimettiti”

Tra Iannarilli e Addesse sale il tono dello scontro: “Dimettiti”

Alatri - Il consigliere comunale della Lega sollecita le dimissioni dei vicesindaco, dopo l'attacco ricevuto in questi giorni

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“L’Assessore Vice Sindaco Addesse ha ritenuto di pubblicare un suo comunicato con l’intento di dimostrare che io sono il ‘cattivo del momento’ e loro, Sindaco e soggetti vari che amministrano Alatri, ‘totalmente buoni e bravi’, concludendo che la soluzione migliore sarebbe quella delle mie dimissioni dal Consiglio Comunale. Comunicato con il quale, ovviamente, ed in modo spregevole, vengo attaccato a livello personale, spargendo fango sul mio conto”. Lo evidenzia Antonello Iannarilli, consigliere comunale di Alatri.

Addesse, infatti, aveva affermato che “il consigliere Iannarilli si sveglia dal torpore e dopo un anno e mezzo di amministrazione torna a dare segni di vita attaccando a destra e a manca l’amministrazione Cianfrocca continuando a sostenere di farne parte. Il suo piano di stare ‘buono’ fino alle regionali forse sperando di poter contare anche sull’appoggio delle civiche presenti in maggioranza è venuto meno ed ora cerca di vendicarsi, dimenticando che se avesse collaborato con noi probabilmente i consensi ricevuti alle regionali sarebbero stati molti di più. Nel penultimo consiglio comunale è arrivato addirittura ad affermare che la nostra maggioranza non ha autonomia ma è prigioniera del sindaco Cianfrocca. Niente di più falso, il nostro è un gruppo affiatato ma allo stesso tempo ci si confronta e si discute sempre per il bene della città”. E non solo.

L’affondo

“Appare evidente – fa notare Iannarilli che questa arroganza non è altro che la reazione rabbiosa di chi, Assessore e Vice Sindaco per caso, alle ultime regionali, è stato sconfitto ed umiliato politicamente dal misero numero di 507 preferenze al suo candidato, con una percentuale della Lega del 9,64 a fronte delle mie 3305 preferenze, con una percentuale di FDI pari al 51,60. Mi rendo conto che, per Addesse, confrontarsi brutalmente con questa realtà, senza più scuse e senza alcuna alternativa per il suo futuro politico, può scatenare frustrazioni ed emozioni negative nei miei confronti. Deve riuscire, Addesse, a farsene una ragione, senza mistificare la realtà e senza alterare l’accadimento dei fatti”.

“Deve, soprattutto, evitare di innescare una dinamica di auto-sabotaggio nella quale rischia di coinvolgere non solo se stesso ma anche terze persone che nulla hanno a che vedere con le sue vicende, provocando danni e dispiaceri. Scrive, infatti, Addesse che ho vissuto un anno e mezzo di amministrazione nel torpore allo scopo di stare “buono” sino alle regionali con la speranza di ottenere l’appoggio delle Civiche in maggioranza, ma che questo appoggio è venuto meno con conseguenti mie vendette.

“Caro Assessore Vice Sindaco Addesse – argomenta Iannarilli – come fai ad essere sicuro che tutti i voti delle “Civiche” sono stati a favore del tuo candidato? Quale tecnica hai utilizzato per accertare che le preferenze delle “Civiche” erano quelle da te concordate? Ti invito a stare molto attento a quello che scrivi, perché il passaggio da queste affermazioni a quanto potrebbero far pensare è molto rapido”.

“Vengo rimproverato, inoltre, che se avessi collaborato con ‘loro’, i consensi da me ricevuti alle regionali sarebbero stati molti di più. Addesse dovrebbe avere il coraggio, a questo punto, di spiegare in che cosa doveva consistere la mia collaborazione e quando e come avrei dovuta dimostrarla. Forse ha dimenticato che in altre occasioni, quando mi è stata data la possibilità, sono sempre stato a disposizione. Forse dimentica, anche, gli impegni presi a suo tempo e che si è “rimangiato”.

Nel mirino i T-Red di Tecchiena

Addesse sa bene che quelle che lui chiama ‘le mie vendette’ ma che in verità sono solo richieste di chiarimenti che hanno creato fastidio e disagio non sono iniziate dopo le Regionali, ma molto, molto prima ed hanno raggiunto il Comune quando, per le numerose proteste degli automobilisti, ho chiesto di rivedere i semafori posti all’incrocio di Tecchiena, sui quali erano stati installati i T-Red, nonché un prolungamento del periodo di prova delle attrezzature per accertare se esisteva un problema di taratura soprattutto per i semafori gialli la cui durata era stata fissata sui tre secondi. Solo nel mese di febbraio la durata del semaforo giallo, e cioè del preavviso di arresto, è stata ricalcolata sui cinque secondi”.

“Nel prendere questa decisione, l’Amministrazione, però, non ha tenuto conto che, per non violare “il diritto costituzionale delle parità di trattamento di tutti gli automobilisti”, avrebbe dovuto sottoporre a controllo tutte le sanzioni sino ad allora elevate a causa del semaforo giallo calibrato sui tre secondi, ovvero, qualora non possibile sotto l’aspetto tecnico, adottare un provvedimento motivato con il quale dispone la cancellazione di tutte le multe emesse.

“Ma, per questa Amministrazione, il semaforo di Tecchiena è una questione di principio e di ‘cassa’. In pochi mesi, infatti, sono state elevate multe per 433.000 euro da poter spendere alacremente. Tale situazione preclude ogni tipo di confronto e la eventuale messa in discussione, da parte della maggioranza consiliare, comporterebbe, come riferitomi, la ennesima minaccia di dimissioni da parte del Sindaco che, come sempre, quando il gioco non gli piace più si riprende il pallone e va via … come se il pallone fosse il suo…”

“D’altra parte, pur di installare le telecamere T-Red, la Giunta Comunale, con la Delibera del febbraio 2022, non ha avuto alcuna remora a dichiarare fatti non rispondenti alla realtà e cioè che “la installazione è stata interessata da numerosissimi sinistri stradali, la cui causa principale è il mancato rispetto del c.d. rosso semaforico”. Cosa non veritiera, infatti la dichiarazione rilasciata dal Comando dei Vigili Urbani attesta  l’esatto contrario e cioè che nell’incrocio di Tecchiena, si sono verificati, alcuni sinistri. Inoltre, nella seduta consiliare del 23.02.23 l’Assessore Vice Sindaco Addesse ha dato lettura, a sostegno della validità tecnica degli impianti installati a Tecchiena, una articolata e complessa relazione presentata come documento redatto dal Comandante dei Vigili Urbani.

“È accaduto, però, che dopo qualche giorno, lo stesso Addesse ha fatto pervenire a tutti i Consiglieri una sua nota con la quale dichiarava di aver commesso un “errore espositivo” e che la relazione non era stata sottoscritta dal Comandante bensì esprimeva la posizione “dell’Organo Politico”. È inevitabile, una volta acquisito il verbale di seduta consiliare e copia della deliberazione sottoscritta dal Sindaco e dal Segretario, valutare il rilievo giuridico di siffatta dichiarazione di Addesse. A quest’ultimo rammento che tutti i componenti della Giunta e tutti i Consiglieri Comunali, in sede deliberante, assumono le funzioni di Pubblici Ufficiali, con conseguente applicazione nei loro confronti della speciale normativa sulle eventuali dichiarazioni non veritiere rese in atti pubblici. Costituisce, inoltre, un obbligo per tutti i componenti della Giunta e del Consiglio, operare secondo i principi della citata normativa. Ecco spiegate anche le ragioni per le quali ho chiesto ad alcuni Uffici Comunali il rilascio di taluni documenti”.

“Non certo per oberarli di lavoro, atteso che, conoscendomi, sanno che non li porrò mai in difficoltà per eventuali ritardi od altri impedimenti. Il mio intento è quello di acquisire i documenti in forma ufficiale, con l’attestazione della conformità agli originali, ove si rendesse necessario, a tutela mia e del mio gruppo, l’attivazione di una qualche azione e verifica del buon operato. Occorre, infatti, prima di esprimere, in sede consiliare eventuale voto favorevole conoscere i presupposti e le ragioni poste a base di ogni deliberazione, come accaduto nella seduta del 3.03.23 in sede di esame della proposta “Indirizzi Programmatici Sicurezza Urbana”.

“Solo a seguito della integrazione sostanziale, nel dispositivo, dell’emendamento con cui l’Amministrazione si obbligava ad adottare, secondo le disposizioni della Legge n. 48/2017, un Patto per la Sicurezza Urbana, ho dato parere favorevole. Invito l’Assessore Vice Sindaco Addesse a leggere le disposizioni normative sulla Sicurezza Urbana. Si rederebbe conto di quanto il Comune di Alatri avrebbe potuto e dovuto fare. Ricordo che ho presentato una richiesta mezzo PEC il 21 febbraio u.s. con relativo sollecito il 1 marzo circa la PEC inviata dal Sindaco alle Forze dell’Ordine in data 30 gennaio relativamente agli episodi di violenza accaduti nel fine settimana precedente al tragico fatto di cronaca accaduto. Ad oggi non ho ancora ricevuta alcuna missiva al riguardo. (sarà stata inviata?)

Sotto la lente anche alcuni progetti

“Non accetto, caro Addesse, alcuna giustificazione sulla mancanza di progetti per finanziare iniziative a favore dei giovani a supporto della scuola o delle Associazioni presenti nel territorio, a causa della presunta carenza di risorse finanziarie. Non accetto tali giustificazioni soprattutto dopo aver constatato una determina non pubblicata, dove si attesta che l’Amministrazione ha stanziato ben 10.000,00 (diecimila) euro per un imprecisato progetto di “comunicazione digitale atto alla promozione del territorio ai fini dello sviluppo turistico” affidandolo ad una Società, in via diretta, senza procedure, tra l’altro, ad acquisire preventivi da altre imprese operanti nel territorio comunale ed anticipando, addirittura, il 50% della somma.  Con questa determina si è “epurato” il sig. Claudio Tofani che pare abbia incassato per un anno di attività circa 3.000 euro…se l’Assessore Vice Sindaco Addesse non si infastidisce chiederò rendicontazione anche per questa spesa…”

La richiesta di dimissioni

Concludo, caro Assessore Vice Sindaco Addesse, rappresentandoti che l’intervento denigratorio ed offensivo del tuo scritto nei miei confronti non ha provocato quel risultato che speravi anzi … mi ha consentito, al contrario, di evidenziare taluni fatti e circostanze della vita amministrativa che conduci nel Comune di Alatri assieme ad altri esponenti. Fatti salvi, ovviamente, qualora lo riterrai necessario, ulteriori approfondimenti e precisazioni. Non mi sembra, comunque, di essere l’unico ad evidenziare quello che non funziona…oramai siamo diventati tanti”. 

“Per concludere, visto il fallimento politico per il risultato ottenuto alle regionali, vista la bocciatura per la sua gestione della res pubblica, consiglio vivamente all’Assessore Vice Sindaco Addesse, qualora abbia un minimo di dignità, di rimettere il mandato perché è chiaro a tutti che ‘il peso politico’ ed amministravo è svanito nel nulla”.

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