Uniti dalla coalizione ma divisi sull’azione. Il centrodestra ciociaro è ormai davanti a un bivio. E il bivio è tra le risposte concrete e le inutili polemiche. Chi è forza di Governo adesso deve dimostrare di avere una marcia in più.
La marcia in più la devono, pertanto, inserire Nicola Ottaviani, Massimo Ruspandini e Paolo Pulciani. Devono essere in grado, per il rispetto di coloro che li hanno mandati a Montecitorio, di spingere sull’acceleratore, lasciandosi alle spalle quell’inutile e deleterio scontro che da tempo va in scena tra Fratelli d’Italia e Lega. Devono dimostrare di essere, a prescindere dai colori di appartenenza, una squadra che gioca compatta per la provincia di Frosinone. Non hanno più scusanti. E se per anni, nel gioco dei ruoli, hanno avuto la possibilità di scaricare la responsabilità dall’altra parte della barricata, ora non gli è più permesso.
C’è, infatti, bisogno di azioni concrete. Non di semplici proclami. C’è bisogno innanzitutto di stilare un piano che affronti nel complesso le criticità di una terra che vive in un sistema economico caratterizzato da luci e ombre. È quanto mai necessario aprire un serio confronto sul percorso da seguire. Ma lo si deve fare coinvolgendo imprese, sindacati e associazioni di categoria. E non solo. Molti i nodi ancora irrisolti e sui quali la politica continua a non essere chiara nelle scelte da attuare.
Sul tappeto, tanto per ricordarlo, ci sono questioni fondamentali. A cominciare da gestione e smaltimento dei rifiuti, passando per la sanità e finendo alle infrastrutture, che non sono solamente quelle viarie. Senza dimenticare Stellantis e il suo indotto. Occorre essere chiari soprattutto sulla riperimetrazione della Valle del Sacco. Per evitare il ripetersi di casi Catalent. Una partita non facile per nessuno. Dietrologie e piccoli interessi di bottega non sono, quindi, consentiti.