“Non ci sono parole adatte per esprimere il sentimento di sdegno, condanna e sofferenza nei confronti di quanto accaduto nel Cem di Roma. E non c’è conforto che possa lenire il dolore delle famiglie dei pazienti che, alle difficoltà già affrontate, sono costrette ad aggiungere un altro pesantissimo carico emotivo, venendo a conoscenza delle notizie che raccontano di torture, violenze e sopraffazioni fisiche e psicologiche subite dai loro familiari in quello che, invece, deve essere un luogo di protezione, tutela e cura”. – Così la presidente della Commissione Sanità del Lazio, Alessia Savo, in merito al grave fatto di cronaca che, nei giorni scorsi, ha portato all’arresto di 10 Oss in servizio al Cem della Croce Rossa di Roma. Tra loro anche due donne del Sorano ed una originaria di Veroli.
“Non soltanto mi associo alla dura reazione del presidente Rocca, ma invito tutti i colleghi consiglieri regionali a fare una riflessione comune e condivisa alla luce di un episodio che, purtroppo, non è un caso isolato. Ecco perché ritengo doveroso, opportuno e necessario un momento di confronto comune, che superi qualsiasi steccato politico, e per questo sono, sin d’ora, disponibile a convocare una seduta della Commissione Sanità, che presiedo, per affrontare il fenomeno in tutti i suoi aspetti, individuando congiuntamente azioni forti e comuni, sia di prevenzione sia di controllo, affinché luoghi sensibili, deputati a proteggere, curare e migliorare la qualità della vita di persone in difficoltà non possano mai più essere teatro di agghiaccianti, orribili e inaudite violenze”.