Perché può esistere un'”opposizione costruttiva” (come quella promossa dall’ex sindaco Marzi) e non una “maggioranza costruttiva” che non sia, certo, malpancista a fini di carriere politiche? Detto, fatto. Anselmo Pizzutelli – uno dei cinque consiglieri dell’appoggio esterno al sindaco Mastrangeli – insiste nel rivendicare il ruolo di anima critica in qualche modo interna alla coalizione di governo o, comunque, vicina alle altre liste che continuano a sostenere il primo cittadino, potendo anche contare sulla presenza in giunta. Anselmo Pizzutelli per di più non rivendica “visibilità” ma solo risposte dai vertici politici e burocratici di Palazzo Munari alle interrogazioni ed alle questioni rilevanti sollevate nei question time per la qualità della vita dei frusinati. L’abbiamo ascoltato sulla vicenda Tav.
“Una proposta come quella di investire sulla realizzazione della stazione in linea Tav non può non trovare tutti d’accordo – esordisce – perché rappresenta una cura ricostituente per tutto il territorio e non solo per la città, dal punto di vista investimenti e anche di crescita turistica. Può servire anche a piazzare sul mercato tanti appartamenti costruiti e rimasti invenduti perché gli abitanti non ci sono. Può esser utile per qualche imprenditore che potrebbe investire su questo progetto”.
Corse rapide Cassino-Roma, il sindaco pensi a una soluzione immediata
- Appare sottilmente ironico o sbaglio?
“Ma no. Quello che mi preme, al di là dell’annunciato Consiglio comunale aperto, che ben venga, è chiarire che non sarà l’assise di Frosinone a determinare o meno la realizzazione della stazione dell’alta velocità, dipendendo la decisione da tavoli diversi, innanzitutto dalla volontà da parte delle Fs di realizzare una ulteriore fermata intermedia sul tragitto Napoli-Roma. Quindi bisogna far pressione sui tavoli regionali e, soprattutto, trovare risorse per decine se non per centinaia di migliaia di euro. Considerato che, comunque, verrebbe posta non sul territorio del capoluogo ma su aree che insistono tra Supino e Morolo. Il Consiglio comunale, certo, è importante che faccia pressione politica ma, ribadisco, sappiamo già che non sarà determinante. Considerato che la proposta Tav è cosa buona e giusta ho chiesto al sindaco e torno a chiedere al sindaco, che però si vada oltre”.
- A cosa si riferisce?
“Chiedo che il Consiglio eserciti una forma di pressione prima di tutto sulla Regione Lazio che gestisce, in pratica finanziandolo, il traffico su rotaia nel Lazio: 1) per garantire condizioni decorose ai pendolari; 2) se Ferrovie dello Stato sta investendo 22 milioni di euro sulla stazione, forse il Comune dovrebbe chiedere, con forza, energia e lo stesso entusiasmo mostrato per la Tav, che vengano garantiti treni veloci Frosinone-Roma sulla linea lenta. Penso a corse Cassino-Frosinone-Roma che, sia pur in numero limitato, facciano poche fermate intermedie, garantendo il trasporto tra capoluogo e capitale in meno di un’ora. Questo sì che aiuterebbe a migliorare la qualità della vita di tanti nostri concittadini che per studio e lavoro quotidianamente devono raggiungere la capitale. Anche di questo un sindaco dovrebbe preoccuparsi, prestando attenzione ad un progetto sul quale, oltretutto, si può investire a breve termine. Lo si potrebbe chiedere domani mattina stesso al presidente Francesco Rocca. Si potrebbe far sinergia con Cassino per sollecitare collegamenti rapidi con Roma. Insomma qui va bene la Tav, ma vogliamo dire ad alta voce che la stazione in linea non sarà questione di breve termine? Ci vorranno cinque, magari pure dieci, anni per vederla messa a regime, se tutto andasse per il verso giusto?”
Non basta la stazione in linea ad attrarre abitanti, urbanistica decisiva
- Quindi cosa propone?
“Nel frattempo bisogna garantire ai nostri cittadini un trasporto in cui sia assicurata almeno l’ora in cui i passeggeri partono e quella in cui tornano a casa. Visto che non c’è giorno che treno non si rompa, parta o arrivi in ritardo, che ci siano lavori sulla linea che causano stop o interruzioni oltre ad attese e scomodità per salire sugli autobus sostitutivi. A lungo termine, quindi, bene la Tav. Ma nel breve termine chiedo che il sindaco si impegni nella stessa maniera a garantire treni veloci e condizioni umane. Oltretutto, quanto alla Tav, i pendolari saranno disposti a pagare magari 20 euro a biglietto di andata e ritorno? Il pendolare che va tutti i giorni a Roma, insomma, potrà permettersi di prendere quotidianamente la superveloce? In più si dovrà spostare a Ferentino-Supino dove dovremo creare infrastrutture: parliamo di un’area da urbanizzare completamente. Mi dovrei spostare su Ferentino, ripeto, e posso farlo. Ma si spera che il pendolare possa pagare un abbonamento economico che gli consenta di usufruire del servizio”.
- Il capoluogo dovrebbe comunque incrementare abitanti con la stazione in linea…
“Penso che biglietti costosi rischiano, da questo punto di vista, di non rendere risolutiva la Tav. Più efficace nel breve termine a me sembra investire sulla linea attuale con treni più veloci, che facciano poche fermate. Quindi bisognerebbe garantire investimenti di ammodernamento e riqualificazione della linea lenta per evitare perdite di tempo ai passeggeri e realizzare le stesse convenienze insediative. Anse se…”
- Tra il dire “vengo a stare da voi” e il diventare abitanti del capoluogo, resta una distanza difficilmente misurabile?
“Se vogliamo attrarre residenti dobbiamo investire sui servizi, sulla qualità della vita. Occorre investire sulla viabilità e su una mobilità che non vada in contrasto con la prima: sono due cose che devono viaggiare parallelamente. Non è, insomma, che per puntare sulla mobilità si debba per forza penalizzare la viabilità. Dobbiamo offrire centri sportivi, dobbiamo creare aree verdi, puntare sul parco del fiume Cosa. Non è, infatti, che noi gli diamo la Tav e le persone devono trovare per forza conveniente venire ad abitare a Frosinone. A far cosa in concreto?”.
- A trovare costi delle abitazioni più abbordabili.
“Già, forse la convenienza sicura sarebbe quella di pagare meno l’appartamento. Ma per avere davvero attrattività dovremmo fare veramente investimenti forti sul piano urbanistico e sarebbe ora di procedere ad una ricognizione completa di tutte quelle convenzioni urbanistiche non ancora chiuse e rispettate, nonostante siano passati anni. E non è detto che la colpa della mancata attuazione completa di quegli accordi sia degli imprenditori. Tante volte parcheggi, aree verdi, rotatorie e strade che devono essere donate e acquisite al patrimonio dell’ente, mancano nonostante palazzi realizzati e appartamenti venduti da anni. Forse è necessario un gruppo di lavoro”.
Un gruppo di lavoro per le opere compensative che mancano da anni
- A cosa pensa?
“Se le risorse tecniche sono insufficienti all’interno dell’ufficio, si può risparmiare su qualche festicciola e si crea gruppo di lavoro per acquisire i beni al patrimonio dell’ente. Nell’ultimo consiglio ho parlato del parcheggio Colandrea: 4mila metri-quardi tra aree di sosta e verdi. Hanno costruito il palazzo negli anni duemila ma siamo nel 2024 e queste aree non ce le abbiamo. Penso alla Sif, al piano di recupero delle Fornaci che risale al 1996: ancora non abbiamo tutto il parcheggio e manca la strada di collegamento. L’edificazione a fianco al Sacro Cuore, manca lo stradello di collegamento col Conservatorio così è rimasto un sentieri nel buio, nel fango, tra le fratte. Se capitasse una violenza ad una studentessa di chi sarebbero le responsabilità politiche? Oltretutto tu, come ente, non escuti neanche la polizza da 105mila euro? E comunque il privato prima di tutto avrebbe dovuto fare l’opera compensativa”.
- Concludiamo sugli assetti politici che sostengono il sindaco Mastrangeli al suo posto. Che analisi fa?
“Che questa maggioranza è stata stressata da certe scelte fatte da parte del sindaco. Nonostante alcuni consiglieri, come il sottoscritto, abbiano solo posto sul tavolo questioni di carattere amministrativo e non richieste di poltrone. Eppure se qualcuno rivendica il ruolo di opposizione costruttiva, non vedo perché non possa rivendicare io un ruolo di maggioranza critica. Ruolo che peraltro, lo ricordo a tutti, ha fatto emergere tante situazioni che andavano messe in luce e affrontate per il bene dei cittadini”.