Lunedì nero per i viaggiatori ciociari in transito sulla superstrada Sora-Ferentino. La SS 214 Maria e Isola Casamari è stata, infatti, chiusa dalle prime ore della mattinata. Un segnale di divieto obbliga chi proviene da Sora ad uscire a Castelliri verso Castelliri/Isola Liri. L’interruzione, dal km 21+000 al km 26+000 su tutte le corsie, è stata prevista per lavori di manutenzione programmata finalizzati alla sostituzione e all’adeguamento delle barriere di protezione per il miglioramento della sicurezza stradale.
Il Tronco Castelliri – Monte San Giovanni Campano sarà dunque off-limits con la chiusura totale del tratto in direzione Ferentino dalla mattinata di oggi, 17/03/2025, e fino al 22/03/2025 nella fascia oraria dalle 08:00 alle 18:00.
I viaggiatori non erano stati informati
Ben vengano i lavori per la sicurezza – tra l’altro invocati inutilmente da anni anche su altri tratti della SS 214 – ma come è pensabile di chiudere una delle principali arterie di collegamento della provincia senza che chi la percorre ogni giorno venga adeguatamente informato e per tempo? Questa mattina è stato il caos. Centinaia di viaggiatori diretti al lavoro, a scuola, nelle strutture sanitarie per visite mediche o altrove, si sono ritrovati la strada sbarrata senza alcun preavviso e senza che si sapesse a che altezza fosse possibile riprendere il percorso in superstrada.
Anas ha pubblicato un’ordinanza sul suo sito ufficiale, tra l’altro difficile per i comuni mortali da reperire, ha dato comunicazione agli enti e agli organi interessati e stop. Nessuno ha pensato di informare i migliaia di cittadini che ogni giorno quella strada la percorrono per le più svariate esigenze. E di certo chi ogni mattina si mette in viaggio su arterie che normalmente percorre non pensa di accedere al sito Anas la sera prima per valutare se dovrà modificare il suo percorso e le sue abitudini. Ci si aspetta che simili interventi vengano comunicati per tempo e attraverso i giusti canali. Ma evidentemente le aspettative si infrangono con il muro della realtà e della burocrazia dello scaricabarile.
Il risultato? L’incremento dei tempi di percorrenza valutato da Anas in 8 minuti è aumentato fino a 30 per chi si è trovato incolonnato nel traffico. Mezzi pesanti e autobus hanno rallentato ulteriormente la viabilità. Oltre ai disagi, all’inaccettabile mancanza di comunicazione e preavviso, si sono registrati anche pericoli per gli automobilisti.
“La presente Ordinanza sarà resa nota al pubblico con l’installazione della prescritta segnaletica con modalità e
responsabilità di cui sopra, viene inoltre trasmessa agli Enti vari, al CCISS e all’ufficio stampa Anas S.p.A che
provvederà a darne ampia e tempestiva diffusione attraverso i mezzi di comunicazione disponibili a livello
nazionale e locale”, si legge nell’Ordinanza in questione. Ebbene, dove era la segnaletica prescritta? Nessuno l’ha vista fino al divieto apparso stamattina che obbligava i viaggiatori ad uscire dalla superstrada. Per mezzi di comunicazione disponibili cosa si intende visto che non è apparsa menzione su organi di stampa, social o altrove?
Un’ordinanza inviata a Provincia, Prefettura, Questura, Forze dell’Ordine, Comuni e via dicendo non può evidentemente bastare. Forse per chi si occupa di burocrazia sì. Per i cittadini che pagano sempre lo scotto di gestioni pessime dalla “cosa pubblica” assolutamente no.