Incontro tra il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ed il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, su Cassino Plant, audizione in commissione sviluppo economico regionale, poi la riunione odierna al Mimit sulla vicenda Trasnova e crisi dell’indotto automotive, a seguire il 17 sempre al Mimit il tavolo su Stellantis. Nel frattempo proteste nel Cassinate che continuano per i licenziamenti nell’indotto (ieri è stata la volta della Uilm-Uil nella sala consiliare di Piedimonte San Germano) e Consulta dei sindaci del Cassinate che torna a riunirsi. Insomma è in pieno corso un dicembre da incubo per i lavoratori dell’automotive, e infuocato per le istituzioni e la politica che si occupano del destino dell’ex Fca che ha perso già 13mila dipendenti in Italia, circa duemila dei quali nel solo sito cassinate.
Lo stabilimento è passato da 4500 dipendenti del 2021 ai 2100 attuali grazie allo smantellamento operato scientificamente dai francesi e dagli Elkann. Un crollo che ha avuto effetti devastanti nell’indotto che ha sempre avuto un rapporto di uno a quattro tra dipendenti diretti Fiat e lavoratori delle aziende collegate. Quindi i danni prodotti dalla multinazionale transalpina sul territorio sono drammaticamente moltiplicati.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e il governatore della Regione Lazio, Francesco Rocca, hanno avuto un confronto preparatorio al Tavolo Stellantis. Presente anche la vicepresidente della Giunta regionale del Lazio, Roberta Angelilli. Il Mimit in una nota, specifica che al centro del colloquio sono state le sfide dell’automotive italiano, con particolare attenzione al futuro del Plant produttivo di Cassino e alle prospettive delle principali crisi d’impresa di interesse per lo sviluppo del territorio. Urso e Rocca hanno evidenziato, nel corso dell’incontro, che dal confronto con Stellantis si aspettano indicazioni chiare in merito al rilancio del sito produttivo di Piedimonte San Germano attraverso l’introduzione di nuovi modelli da parte dell’azienda.
“È stato un confronto proficuo – ha commentato Rocca -. Abbiamo condiviso, in particolare, la necessità di trovare una soluzione che salvaguardi tutti i lavoratori di Stellantis e delle imprese dell’indotto che danno lavoro a migliaia di famiglie laziali. Ci auguriamo che Stellantis mantenga gli impegni presi con il Governo e che fornisca risposte chiare sul rilancio del sito produttivo di Piedimonte San Germano. L’automotive ha sempre rappresentato un polo importante per la nostra Regione e dobbiamo fare il massimo per farlo tornare a prosperare. Ringrazio il Governo, la vicepresidente Roberta Angelilli e la Commissione Sviluppo Economico, presieduta da Enrico Tiero che, in questi mesi, si sono spesi senza sosta a tutela del settore”. Il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali nel 2025 dovrebbe venire attuato con la modalità delle crisi complesse.
Roberta Angelilli: il bilancio regionale rifinanzierà le leggi 60 e 46
La vicepresidente Angelilli da parte sua ha avvertito che “con il Governo ribadiremo l’impegno per un milione di auto prodotte in tutta Italia negli stabilimenti Stellantis. Anche se questo quest’anno è stato disatteso e si sono prodotte 300mila auto. Su questo dobbiamo mantenere il punto. Il 17 dicembre andrò con il presidente Rocca al tavolo, non solo in rappresentanza della Regione Lazio, ma di tutto il territorio. La situazione è critica, la transizione è complessa ma faremo una sintesi delle varie posizioni. La Regione Lazio porrà al centro della discussione il tema degli ammortizzatori sociali par Stellantis e per l’indotto. Ci vorrà tempo ma noi come Regione garantiremo protezione sociale e continuità per i lavoratori. Magari in attesa dei fondi del Governo o dell’Europa”. Ha aggiunto Angelilli: “Per quanto riguarda la Regione posso dire che è stata fatta una battaglia per rifinanziare le leggi 60 e 46 iniziamo con il bilancio regionale. Da parte mia resta l’impegno su entrambe le leggi: vorremmo agire attraverso queste leggi per sostenere le imprese dell’indotto, non solo con gli ammortizzatori ma anche per l’innovazione e per la transizione”.
La vicepresidente ha anche annunciato che “insieme a Unindustria, con cui stiamo condividendo il lavoro per mettere a fuoco un piano industriale per il Lazio, faremo una missione di sistema a Bruxelles su tutte le questione che ci stanno a cuore, tra cui l’automotive. La partita Stellantis non si gioca solo nel Lazio o in Italia ma in Europa, con una normativa adeguata e un piano di azione e risorse adeguate, altrimenti la transizione che tutti auspichiamo rischia di diventare iniqua, sulla pelle dei territori, delle imprese e dei lavoratori”.
Tiero e Maura: rafforzare la sinergia per salvare migliaia di posti di lavoro
Enrico Tiero e Daniele Maura, rispettivamente presidente e vicepresidente della commissione Sviluppo economico e Attività produttive del Consiglio regionale del Lazio hanno sottolineato come “con l’audizione in commissione Sviluppo economico svoltasi sulla vicenda Stellantis abbiamo avuto modo di ascoltare l’assessore Roberta Angelilli, i rappresentanti delle organizzazioni economiche, le parti sociali e le istituzioni locali, al fine di rafforzare la sinergia volta a trovare soluzioni per salvaguardare migliaia di posti di lavoro di dipendenti della nostra regione. Siamo determinati a porre al centro della discussione il tema degli ammortizzatori sociali. Constatiamo con soddisfazione che si vanno intensificando azioni e misure concrete per scongiurare il depotenziamento dello stabilimento di Piedimonte San Germano. Prendiamo atto positivamente dell’incontro che si è svolto tra il ministro Urso ed il presidente Rocca, in vista del prossimo ‘Tavolo Stellantis’ del 17 dicembre. Cogliamo l’occasione per ringraziare il governatore e l’assessore Angelilli per l’impegno che stanno dedicando su questa vicenda. Riteniamo fondamentale che Stellantis mantenga gli impegni presi con il Governo sul rilancio del sito produttivo di Piedimonte San Germano. E’ importante portare avanti la battaglia per rifinanziare le leggi 60 e 46 e far partire i bandi sul comparto energetico e sulla formazione, stanziando maggiori fondi per questi settori. Adesso più che mai occorre fare rete tra chi ha a cuore lo sviluppo di un territorio che chiede di avere certezze. Noi faremo la nostra parte, insieme a tutti gli stakeholders del territorio. Siamo convinti che solo attraverso una grande sinergia riusciremo a portare a casa un risultato positivo per tutto l’indotto”.
Protesta ieri in municipio a Piedimonte. Oggi presidio davanti al Mimit
Oggi in occasione del tavolo convocato al MIMIT alle ore 11 sulla vertenza Trasnova, c’è un presidio delle lavoratrici e dei lavoratori, provenienti dagli stabilimenti di Torino, Cassino, Pomigliano e Melfi, davanti al ministero delle Imprese e del Made in Italy. Lo riferiscono i sindacati. Ieri nella sala consiliare di Piedimonte San Germano si sono ritrovati i lavoratori Trasnova, Teknoservice, Logitech. “Siamo al collasso – ha scandito Gennaro D’Avino, segretario generale provinciale della Uilm -: c’è un territorio in ginocchio per effetto di scelte scellerate che stanno portando le aziende al default e a procedure di licenziamenti collettivi a go-go. Ma la Premier Giorgia Meloni dice che l’occupazione è in aumento, si venga a fare un giro in Ciociaria per capire quello che sta succedendo”. Polemica dei lavoratori delle aziende dell’indotto cassinate sulla possibilità che gli ammortizzatori sociali previsti possano ridursi a 12 mesi di cig: “Non è questa la soluzione”, ha dichiarato D’Avino a seguito della riunione della commissione regionale allo Sviluppo economico.
I sindaci del Cassinate vogliono essere presenti al tavolo del Mimit
Il sindaco di Cassino, nella sua qualità di presidente, ha intanto convocato la Consulta dei Sindaci del Lazio Meridionale, fissata per giovedì prossimo, 12 dicembre, alle ore 12.00, nella sala “Restagno” del Comune. Due i punti all’ordine del giorno: la questione Stellantis, con relativo coinvolgimento dell’Indotto, e la Stazione fermata Tav del Cassinate. “Fare il punto aggiornato sulla situazione Stellantis e del suo stabilimento nel nostro territorio non è solo opportuno. Anzi è quantomai un passaggio obbligato anche se il grosso per la soluzione del problema attiene prevalentemente alla competenza dei vertici politici: Governo e sindacati a livello nazionale”, sottolinea una nota emessa dall’amministrazione comunale di Cassino. “La convocazione risponde però anche alla esigenza di levare dal “basso” e far arrivare nelle stanze giuste la voce allarmata dei lavoratori del settore e la preoccupazione di un intero territorio e della sua gente, che si rivolge ai suoi sindaci perché facciano qualcosa in difesa”. Dalla Consulta di giovedì partirà sicuramente la richiesta di inserire rappresentanti dei sindaci nell’incontro con il ministro Urso, già fissato al Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) per il 17 dicembre.