Home Politica Stazione Tav Frosinone-Ferentino, presto atto di indirizzo del Consiglio comunale del capoluogo

Stazione Tav Frosinone-Ferentino, presto atto di indirizzo del Consiglio comunale del capoluogo

Capoluogo pronto a mettere in moto le procedure per realizzare la fermata in linea. I numeri del bacino demografico e i tempi di percorrenza

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Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, vorrebbe in finanziaria cento milioni di euro per la stazione in linea Tav a Ferentino e definisce l’opera “non negoziabile”, il Consiglio comunale di Frosinone si appresta a riunirsi in seduta apposita proprio per approvare l’indirizzo politico per la richiesta di realizzazione della stazione dell’alta velocità Frosinone-Ferentino-Supino. Sarà il primo passaggio per arrivare subito dopo a coinvolgere le municipalità di Ferentino e Supino e per avviare l’iter e giungere prima ad un protocollo d’intesa che dovrà sfociare in un vero accordo di programma con tutte le parti interessate.

Il sindaco Riccardo Mastrangeli ha ricordato i numeri che pongono il capoluogo in cima alla classifica delle localizzazioni con maggior bacino d’utenza e, quindi, capaci di assicurare un servizio a condizioni più vantaggiose per lo stesso gestore. “Sulla linea Tav Milano-Napoli – ha evidenziato – Frosinone è sesta su 26 possibili fermate intermedie ma è preceduta da città metropolitane. Nel raggio di 25 km è in grado di offrire un bacino di 361mila abitanti. 237mila tra i 20 e i 69 anni. Dopo di noi ci sono realtà come Orte e Arezzo. In un raggio di 40 chilometri Frosinone è al primo posto con 806mila abitanti, seguito da Orte, Arezzo e Chiusi, tutti dopo di noi”. L’accelerazione su un progetto che era già stato delineato durante l’amministrazione del sindaco Ottaviani, è in realtà arrivata dal consigliere comunale di minoranza e già primo cittadino Domenico Marzi che, proprio attraverso un’intervista a Frosinone News, aveva chiesto di prendere subito misure capaci di invertire il declino demografico in atto che, ovviamente, si traduce a stretto giro in arretramento sociale ed economico del capoluogo e del territorio circostante. La stazione in linea Tav è un attrattore tale da poter invertire al rotta, a partire da un prevediile incremento di residenti di 6-7mila persone almeno.

Mastrangeli svela i numeri del bacino d’utenza. Marzi: subito 2 passaggi

“Qual è il compito principale del politico eletto in Consiglio? Veder applicato il programma posto a base della candidatura. Vedere migliorata la città attraverso lo strumento del confronto politico-programmatico – ha scandito Marzi allontanando l’ombra profilata da qualcuno su ipotetici inciuci e salti di schieramento -. Ritengo che, anche dalla opposizione, si possa raggiungere l’obiettivo di realizzare attività non conflittuale, purché questa attività sia inserita negli obiettivi previsti nel programma anche dall’opposizione e condivisi anche dalla controparte. Mi sono trovato a leggere singolari interpretazioni in proposito. Ma penso che un sindaco non deve cadere. Cade se la maggioranza non lo sostiene più, se l’amministrazione non raggiunge risultati lusinghieri e importanti corrispondenti al programma. Ovvio che da parte di un’opposizione che non rivendica nulla di personale, né scranni e né scanni, vi sia un obiettivo preciso. Concorrere a far sì che dei risultati vengano raggiunti in tempi più veloci rispetto a quelli che stiamo osservando”. Marzi individua nella Tav lo strumento capace di restituire al capoluogo il ruolo di protagonista di una nuova ripresa. E individua due passaggi: innanzitutto una lettera di intenti per codividere il progetto – possibilmente all’unaniità – da parte dell’amministrazione comunale di Frosinone, con condivisione del comune di Ferentino, Unione industriale, Camera di commercio. A seguire un accordo di programma che coinvolga ministero delle Infrastrutture, Regione Lazio, Provincia di Frosinone e Rete ferroviaria italiana.

Iacovissi: bene il progetto Tav ma urgono corse dirette sulla linea lenta

“Avvicinare Frosinone a Roma è vitale – ha commentato Vincenzo iacovissi, presidente della commissione consiliare Area Vasta -, attraverso un collegamento efficiente e rapido ma anche non troppo oneroso. L’alta velocità ha un senso perché ci consentirebbe di raggiungere la capitale in 26 minuiti dalla stazione di Frosinone-Ferentino-Supino. Ma urge un’altra azione che ci avvicini a Roma: due fermate in partenza e due al ritorno sono poche per i Frecciarossa dalla stazione di Frosinone. Certo, hanno rappresentato un successo ma è necessario uno scatto in avanti. Se non è possibile aumentare le fermate, perché da quanto si sostiene i costi sono elevati, allora dovremmo esercitare una forte pressione sulla Regione per corse dirette Cassino-Frosinone-Roma. Un treno regionale viaggia in media a 110 kmh. Senza fermate intermedie, dal capoluogo si raggiunge la capitale in meno di un’ora: 48 minuti per l’esattezza. Oggi dalla stazione di Frosinone servono 41 minuti con la Tav. Quindi, come presidente della commissione Area Vasta, dó la mia disponibilità a lavorare per il progetto della stazione in linea: credo che il procedimento debba partire da un Consiglio comunale aperto”.

VINCENZO IACOVISSI CAPOGRUPPO PSI

IL 23 aprile del 2020 l’allora presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e l’amministratore delegato del tempo del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane Gianfranco Battisti firmarono un protocollo di intesa sugli investimenti che il Gruppo aveva previsto nella Regione. Tra questi la stazione in linea Tav destinata a sorgere vicino all’uscita di Ferentino dell’Autostrada A1 Roma – Napoli, e che dovrebbe permettere una riduzione dei tempi di percorrenza (rispetto all’auto) di 50 minuti verso Roma e di 80 minuti verso Napoli. Nel maggio del 2022 Rfi diffonde una nota in cui afferma di aver “già avviato e sta conducendo lo studio di fattibilità della stazione”. Altri due anni di silenzio e si giunge alla sottolineatura del presidente Rocca durante il convegno Cisl della scorsa settimana a Roma: ma siamo agli auspici rispetto ad una legge di Bilancio risicata e improntata al rigore.

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