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Spedizione punitiva contro il rapper, arrestato il sesto indagato: non ha rispettato il braccialetto elettronico

Cassino - Il giovane, rampollo di una famiglia perbene, è accusato di aver filmato l'intero e brutale pestaggio avvenuto a Piedimonte S. G.

La dirigente del commissariato Maffei con l'ispettore Donatelli
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È stato arrestato ottenendo però il beneficio degli arresti domiciliari M. A., giovane cassinate indagato nella vicenda del tentato omicidio di Piedimonte San Germano. Ieri mattina gli agenti della sezione di Polizia Giudiziaria del Commissariato lo hanno trovato senza braccialetto elettronico e per questo sono scattate le manette.

La misura era stata concessa dal Gip unitamente a quelle che hanno portato all’arresto di altre cinque persone tutte ritenute colpevoli di aver picchiato con violenza e con l’intenzione di ucciderlo, il rapper di Piedimonte San Germano, Samuele Caldarelli. Il giovane che ha violato la misura è stato quindi arrestato.

Ieri mattina in tribunale si è svolto l’interrogatorio di garanzia degli ultimi tre indagati e a fornire la loro versione dei fatti accaduto la sera di venti giorni fa a Piedimonte San Germano sono stati Noemi Pellegrino, ritenuta la mandante della spedizione punitiva, David Nappa e Otello De Luca. Tutti hanno rigettato ogni accusa. Il giudice per le indagini preliminari dovrà ora decidere se accogliere o meno le richieste di misura alternativa al carcere avanzate dagli avvocati di tutti e cinque i giovani arrestati con la grave accusa di tentato omicidio.

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