Sora – Erano quasi le quattro del mattino di oggi, 22 agosto, quando all’interno del Parco A. Valente, meglio noto come Campo Boario, è accaduto il gravissimo episodio di violenza – LEGGI QUI – che, in breve tempo, è rimbalzato sulle cronache nazionali. Il consigliere comunale di FdI, l’avvocato Federico Altobelli, entra nell’area pubblica dove da qualche ora si era conclusa la seconda serata del “Boario Play Ground”, evento dalla forte valenza sociale, rivolto ai giovani, organizzato dall’Associazione Sorani Fuorisede. Altobelli si lamenta per gli schiamazzi e i rumori. Lo aveva già fatto nei giorni passati, richiedendo anche l’intervento delle Forze dell’Ordine per ovviare a quello che riteneva disturbo della quiete pubblica.
Nel video, pubblicato sui nostri canali social, si vede il consigliere discutere animatamente con i ragazzi e rimproverarli. Poi, improvvisamente, si rivolge ad uno di loro. Punta dritto verso Filippo Mosticone, studente di Giurisprudenza a Roma, ragazzo modello e presidente di Gioventù Nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia, lo stesso partito del quale Altobelli è capogruppo in città. Gli dice: “Tu mi hai rotto i cogli**i” e gli pianta uno schiaffo in piena faccia sotto gli occhi attoniti dei ragazzi presenti.
La reazione di Filippo Mosticone è di quelle che tanto avrebbero da insegnare, ai giovani ma anche agli adulti. Resta fermo, non risponde alla violenza con violenza. Le braccia lungo i fianchi a significare che non abbia avuto neppure l’istinto di “legittima difesa” che sarebbe stato del tutto comprensibile. Invece no. Quel ragazzo, poco più che ventenne, gli dice solo: “Ma come ti permetti? Vattene, sei pazzo”. E alla sopraffazione, all’arroganza, alla prepotenza risponde comunque con educazione e rispetto.
“Stavamo ripulendo il parco, come abbiamo sempre fatto e come continueremo a fare per tutta la durata dell’evento. – Spiega Mosticone raggiunto telefonicamente dalla nostra Redazione – Abbiamo altri due giorni per dimostrare che siamo tutto il contrario della prepotenza e aggressività che ci ha colpiti. Siamo ambasciatori di dialogo, incontro, aggregazione, divertimento sano”. Al momento, non avrebbe ricevuto scuse dal consigliere, se mai potessero servire a qualcosa. Ad oggi nessuna denuncia è stata presentata. Ma la bufera mediatica che si è scatenata è senza precedenti.
Non si può accettare che un consigliere comunale, il capogruppo di un partito di governo, un rappresentante delle istituzioni, utilizzi violenza gratuita nei confronti di un ragazzo. E non ci interessa capire cosa sia accaduto prima di quello schiaffo, come invece qualcuno sta cercando di fare. Cercare il perché, equivale a legittimare la violenza. Nulla dovrebbe giustificare una reazione simile. Ma, in tutto ciò, quel che appare ancora più grave è che nessun esponente del partito della Meloni abbia preso le distanze dall’accaduto. Nessuna condanna, che sarebbe dovuta arrivare immediatamente dopo che le immagini contenute in quel video sono rimbalzate da un telefono all’altro. Il che forse è ancor più grave dello schiaffo.
Ruspandini prende tempo: “Vogliamo capire il contesto”
Il coordinatore provinciale di FdI, il deputato Massimo Ruspandini, non ha ancora preso una posizione. Pur avendo sicuramente visto il video, preferisce aspettare di capire. A domanda diretta della nostra redazione: “Altobelli si dimetterà dopo quanto accaduto?”, lui risponde: “Stiamo esaminando il filmato ed abbiamo chiesto chiarimenti, vogliamo capire il contesto e le premesse prima di esprimerci. La violenza non è mai strumento di dialogo conosco bene entrambi e non posso pronunciarmi prima di aver compreso i fatti”.
Insomma, nessuna condanna al momento. Eppure le immagini parlano chiaro. Uno schiaffo in piena faccia ad un ragazzo da parte di un uomo adulto, di un esponente politico che siede in consiglio comunale e rappresenta il partito di Governo, basterebbe già per dire: “Ci dissociamo completamente, ci scusiamo con la vittima di questo deprecabile episodio e chi compie simili gesti non può far parte della nostra idea di Paese”. Così, tanto per suggerirne una.
Una posizione più netta e soprattutto parole di vicinanza rivolte alla vittima del vergognoso gesto sono invece arrivate dal sindaco di Sora, Luca Di Stefano.
Di Stefano: “Filippo simbolo di una generazione come quella che vogliamo”
Il primo cittadino parla chiamandosi fuori da ogni colore politico e, come tanti altri avrebbero dovuto fare, rivolge la sua attenzione alla vittima dello schiaffo. Un ragazzo esemplare, educato, studente modello, attivo politicamente, impegnato nel sociale, attento, curioso, mai fuori dagli schemi.
“Condanno ogni forma di violenza in assoluto – dice senza mezzi termini il sindaco e presidente della Provincia – ma vedere che un consigliere comunale, che dovrebbe rappresentare i cittadini, colpisce un ragazzo simbolo di una generazione che si sta impegnando per la città, è davvero incommentabile. Gli ‘Studenti Fuorisede’ che abbiamo sempre sostenuto in ogni iniziativa proposta, sono ragazzi che studiano fuori e tornano nella loro città dandole lustro e valorizzandola. Portano idee, animano il dibattito e il confronto costruttivo. Io li ringrazio, perché da tre anni si impegnano davvero per migliorare questa città. E quello che è accaduto a Filippo, che era insieme a tutti gli altri, ripeto, è incommentabile e inaccettabile”.