Sora – A seguito del restyling, lo scorso 9 dicembre il parco Santa Chiara veniva riaperto al pubblico ed inaugurato con l’appellativo di essere “inclusivo”, uno spazio “rigenerato”, così come lo aveva definito il sindaco della cittadina volsca, Luca Di Stefano, un’area ammodernata e migliorata nelle sue attrezzature ludiche e nei servizi, con bagni pubblici, il restauro della Cappella dedicata all’Immacolata Concezione e telecamere di videosorveglianza puntate sull’intero giardino.
Dopo il taglio del nastro si era fatto appello all'”apertura mentale” della comunità, una comunità che deve necessariamente imparare a convivere nei luoghi ed a condividere gli stessi, con tutti. Una comunità che deve dimostrare buonsenso e comportarsi anzitutto civilmente, iniziando dal rispetto per gli altri e per il bene pubblico. Evidentemente le famiglie, in primis, e le istituzioni dopo, non sono ancora in grado, non sono ancora capaci di educare i propri figli, le nuove generazioni, ad una visione di società rispettosa, disciplinata, riguardosa, responsabile, matura. Ed il risultato, purtroppo, è lampante.
Nei giorni addietro un’altra giostrina, un dondolo a molla tra le attrezzature ludiche dell’area baby, è stata rotta. Ad inizio marzo anche una delle altalene era stata interdetta all’uso dopo la sua rottura, nello specifico l’asse che sorregge le sedute si era sganciato su un lato. Il gioco è stato circoscritto con del nastro bianco e rosso fino alla mattinata odierna, per consentire l’ultimazione degli interventi di riparazione e messa in sicurezza dell’altalena.
Nella mattinata di ieri, giornata di mercato settimanale nella cittadina volsca e primo giorno di vacanze pasquali per tutti gli studenti delle scuole, la redazione di Frosinone News ha voluto fare una piccola “indagine” sull’uso assolutamente improprio che se ne fa dei giochi e di tutte le attrezzature all’interno del parco inclusivo Santa Chiara: basta fermarsi ed osservare per verificare che, troppo spesso, bambini “cresciuti”, adolescenti, giovanotti, utilizzano le strutture in maniera totalmente inopportuna. A testimonianza di quanto descritto il nostro giornale ha immortalato diversi momenti della mattinata e numerose foto.
Contestualmente, è paradossale constatare che nella maggior parte dei casi i bambini “cresciuti”, gli adolescenti ed i giovanotti sulle giostrine non sono di etnia italiana. Una riflessione spontanea, che non vuole scadere nella retorica né tantomeno nei facili populismi: ma non sarà che c’è bisogno di educare le persone che con tanta ospitalità vengono accolte nel nostro paese? educarle ad integrarsi? Iniziando a rispettare chi tende una mano ed intende condividere la propria città con tutti? Nel frattempo il parco Santa Chiara rimane un parco inclusivo: nel pomeriggio odierno è stata definitivamente ultimata la manutenzione sulle giostrine rotte, completati gli interventi di riparazione dell’altalena ed anche del dondolino a molla.
