Il sindaco di Sora, Luca Di Stefano, viene spesso bersagliato dalle critiche dei suoi stessi concittadini relativamente alle condizioni di alcune strade, all’illuminazione pubblica, alla cura del verde, al decoro urbano. Questa volta a protestare sono i residenti e gli automobilisti che abitualmente percorrono via Sferracavallo e via Valcomperta, due importanti arterie della rete stradale di Sora, immediatamente prossime al centro, che collegano la cittadina volsca ai territori limitrofi.
«È vergognoso che nel 2024, dopo 30 anni di segnalazioni e reclami, ancora siamo con l’acqua alla gola, letteralmente. Bastano due gocce di pioggia per rendere via Sferracavallo e via Valcomperta, compresi i marciapiedi, totalmente impraticabili per veicoli e pedoni. – Protestano i residenti – Quando piove via Valcomperta si trasforma in un torrente, come anche via Sferracavallo: le numerose buche si riempiono d’acqua per cui chi guida è inconsapevole dell’insidia, le cunette di scolo sono occluse, le griglie ricoperte di fogliame e rifiuti. I pedoni, poi, sui marciapiedi vengono “docciati” da capo a piedi. Non si può “rimediare”, come al solito, con due palate di asfalto ancor peggio buttate sulla strada bagnata. È necessario il rifacimento del manto, tutto; si devono pulire i tombini, le cunette, le griglie di scolo, esternamente, internamente e nei dintorni, per evitare che lo schifo che giace poco più in là non vada a riotturare nuovamente alla successiva piovuta, impedendo il deflusso delle acque».
Poi rincarano: «Siamo nel 2024, facciamo qualcosa di serio, con opportuni interventi manutentivi. Noi elettori aspettavamo l’avvento della “nuova era” tanto propinata in campagna elettorale ma ci sembra che le nostre strade appartengano ancora all’era del paleolitico».