Sora – Incendio devasta il costone di montagna a Sant’Anastasia. Doppp due giorni di lavoro, i volontari della Protezione Civile raccontano l’inferno sui monti.
“Ci sono volute oltre 48 ore di intervento per riportare la situazione alla normalità da quando, venerdì pomeriggio, è scoppiato l’incendio in località Passionisti in due punti diversi. I nostri ragazzi si sono attivati immediatamente riuscendo a chiudere il primo punto di innesco, ma al secondo, su un lato, non ce l’hanno fatta. Attivati i mezzi aerei, grazie al supporto della nostra sala operativa regionale, l’elicottero regionale assegnatoci è stato costretto a dirottare su un altro incendio dove erano in pericolo delle abitazioni, ritardando così il supporto aereo e permettendo alle fiamme di propagarsi velocemente.
L’arrivo dell’elicottero Erickson, con cui si è provato a tamponare l’incendio, non è stato sufficiente e il buio non ha permesso più operazioni. Per tutta la notte i nostri volontari ed i vigili del fuoco hanno presidiato l’area fino alle prime luci dell’alba quando è iniziato l’intervento da terra dei nostri ragazzi, soprattutto per salvaguardare la Pineta. Impegnati anche i mezzi aerei per tutta la giornata. – È il racconto dei volontari.



La situazione si è fatta ancor più complicata quando, verso le 13.30, sempre di sabato, mentre tutti erano impegnati nelle operazioni di spegnimento è stato innescato un altro incendio in località Madonna della Figura; anche qui l’intervento dei nostri ragazzi, dei vigili del fuoco e dei mezzi aerei ha permesso di spegnere le fiamme in serata.



Per quanto riguarda l’incendio in zona Valfrancesca, alle spalle delle nostro castello, essendo una zona impervia e pericolosa per la caduta di pietre non ci è stato possibile raggiungerla per una bonifica da terra e l’intervento dei mezzi aerei non è stato abbastanza sufficiente a causa della morfologia del terreno. Ancora oggi mentre scriviamo, nonostante la pioggia, ci sono dei punti che fumano. Ringraziamo tutti i nostri volontari che si sono alternati in questi giorni senza sosta, il Sindaco e l’amministrazione comunale che hanno seguito l’evolversi della situazione, il comandante della Polizia Locale Padovani, i vigili del fuoco che si sono alternati, i Dos, i carabinieri forestali, i carabinieri, i cittadini che ci hanno supportato nelle attività e lavorato al nostro fianco soprattutto nella zona della Pineta, la nostra sala operativa regionale che non ci ha lasciati un secondo soli, la protezione civile di Pescosolido intervenuta venerdì, la protezione civile di Arpino per i rilievi con i droni. Ringraziamo ancora i tanti cittadini che si sono alternati di giorno e di notte nel farci avere soprattutto acqua per i nostri ragazzi e per le segnalazioni ricevute.
Un’ultima cosa…questi volontari non si occupano solo di incendi, ma sono gli stessi che hanno girato il nostro Stivale in tutte le emergenze nazionali che ci sono state negli ultimi anni, lo fanno per passione e non per interessi e non troviamo corretto che quando intervengono su un’alluvione sono eroi e poi se operano su incendi vengono ricoperti di insulti e accuse. Più rispetto, grazie!”. – Chiosano dal Nucleo Protezione Civile di Sora facendo riferimento a commenti gravi e diffamatori, apparsi sui social, nei quali si gettavano sospetti infondati sul fatto che ad appiccare gli incendi potessero essere gli stessi soccorritori.