Sora – L’episodio verificatosi nella tarda mattinata di ieri nel centro della cittadina volsca, che ha visto protagonista un giovane extracomunitario fuori controllo, a causa di problemi psichiatrici, ha generato non poche polemiche: alcune immagini sono rimbalzate sui social e, come spesso accade in queste circostanze, il popolo del web non si è risparmiato, con commenti fuori luogo, fuorvianti e del tutto infondati soprattutto sull’operato della Polizia Locale.
Purtroppo la “critica facile” viene spontanea quando si ignorano le dinamiche dell’accaduto e soprattutto le modalità d’intervento che le forze dell’ordine sono obbligate ad adottare nel rispetto delle previste disposizioni. Il protocollo di azione è insindacabile e, per quanto possa essere opinabile, rimane il vademecum a cui gli agenti devono attenersi e non possono non considerare, per non incorrere in problematiche “d’ufficio” che vanno a sfociare spesso anche in inchieste, sanzioni disciplinari, sospensione dal servizio, decurtazione dello stipendio. Ciò accade per qualsiasi specialità, che siano Poliziotti, Carabinieri, Polizia Municipale e così via.
Non è la prima volta che i rappresentanti delle forze dell’ordine finiscono nel mirino dei “leoni da tastiera; giudicati per interventi di ordine pubblico con critiche a dir poco superficiali. I nostri agenti, nell’espletamento del ruolo che investono e del servizio a cui sono chiamati, lavorano in condizioni che troppo spesso non emergono all’occhio del cittadino e con dotazioni che, a tutti gli effetti, non garantiscono l’incolumità di un agente che opera in situazioni di criticità. Meglio sorvolare sulle leggi che dovrebbero tutelare gli “uomini dello Stato” nel momento in cui intervengono o sono coinvolti in sparatorie, aggressioni, tumulti, inseguimenti. Sono tante le cose ignorate dal cittadino e così è più facile commentare su Facebook.
La ricostruzione
La vicenda di ieri? Un extracomunitario ha perso le staffe e, sembrerebbe senza motivo, ha iniziato a creare il caos tra piazza Risorgimento ed il Ponte di Ferro. Contestualmente il ragazzo se l’è presa anche con i veicoli in sosta nelle immediate vicinanze e con le auto che transitavano e rallentavano per non investirlo mentre vaneggiava in mezzo alla strada, sempre in maniera violenta, sferrando pugni e calci sulla carrozzeria dei mezzi. Attimi di panico e preoccupazione: sul posto è immediatamente intervenuta la Polizia Municipale. Gli agenti, con la dovuta premura e nel rispetto del famigerato protocollo, si sono rivolti allo straniero nel tentativo di calmarlo. I vigili non potevano fare altro, hanno fatto ciò che compete loro, nell’attesa dell’arrivo dei Carabinieri. Nel trambusto un agente ha ricevuto un colpo al volto che gli è costato 10 giorni di prognosi certificata dai sanitari del Pronto Soccorso del SS Trinità di Sora.
Nel frattempo, la folla, che aveva assistito alla scena, si è scagliata contro il connazionale del soggetto in preda al raptus colpendolo con calci, pugni ed ombrellate. Il giovane era stato accerchiato, tanto che uno degli agenti della Locale ha dovuto liberarlo dalle grinfie del gruppo per evitare che la situazione degenerasse ulteriormente.
Successivamente al primo intervento della Polizia Municipale che, nonostante le condizioni di svantaggio, è riuscita a sedare la rissa mettendo in sicurezza l’extracomunitario aggredito e fermando l’extracomunitario esagitato, sul posto sono giunti i Carabinieri e gli operatori sanitari del 118: il giovane che dava in escandescenze è stato bloccato, condotto prima in caserma e poi presso l’ospedale Santa Scolastica di Cassino ed affidato all’SPDC, Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura; mentre il connazionale che ha subito le violenze ha fornito ai Carabinieri la sua versione dei fatti. Sembrerebbe che il ragazzo esagitato sia recidivo per atteggiamenti di violenza.
In tutto ciò va sottolineato, per i “leoni da tastiera”, che i nuovi agenti della Municipale, che hanno prestato giuramento lo scorso dicembre, non hanno ancora in dotazione l’arma di ordinanza, le manette e qualsiasi altro mezzo di contenzione fisica che gli consenta di operare, diciamo, in sicurezza. I vigili, infatti, hanno recentemente completato la formazione in poligono ed ora sono in attesa dell’attestazione che rilascerà la Prefettura per cui, una volta completato il percorso, potranno essere “totalmente” operativi. Questo non significa che gli agenti tra un mese gireranno come “sceriffi” per la città di Sora in quanto, in qualsiasi intervento, dovranno rispettare ciò che è previsto.