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Sora – Ennesima mattinata nera in ospedale, disagi davanti gli sportelli RECUP: l’appello

Dopo i disagi denunciati ieri in merito al servizio di analisi e ritiro referti, oggi altra mattinata da dimenticare per utenti e personale

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Sora – Nella giornata di ieri avevamo riportato le diverse segnalazioni fatte dai fruitori dell’ospedale SS. Trinità di Sora relativamente ai disagi causati, in particolar modo, dal default del sistema operativo in uso al RECUP: una circostanza che, come testimoniato dagli stessi operatori, non è isolata e che puntualmente genera malumori e non poche problematiche ai fruitori, dai ritardi al patimento per le ore di attesa. LEGGI QUI

Tra le numerose persone che si accalcano davanti entrambe le postazioni ci sono anche anziani, malati oncologici, diversamente abili, che dalla prima mattinata aspettano a stomaco vuoto per effettuare prelievi ematici, esami ambulatoriali che prevedono il digiuno, in attesa delle indicazioni per la terapia. Circostanze che mettono in imbarazzo le stesse impiegate, le quali non hanno alcun potere per far fronte al disservizio ed ai diversi disagi che ne conseguono, costrette ad “assorbire” passivamente il legittimo disappunto degli utenti.

Ennesima giornata di problemi

In tale contesto, nella mattinata odierna, i cittadini tornano a segnalare l’ennesimo disservizio degli sportelli RECUP dell’ospedale SS Trinità di Sora: «I nostri amministratori si riempiono la bocca promettendo valanghe di soldi per il presidio ospedaliero volsco, milioni di euro annunciati che però non risolvono i problemi più pratici e giornalieri. Per non parlare delle passerelle sotto i riflettori, mai che transitino in prossimità del preistorico RECUP della vergogna». – Si sfoga un utente.

Il distributore elettronico dei numeretti non funziona, è infatti rivolto ed accostato ad una delle pareti. Dinanzi le cabine per l’accettazione al Centro Prelievi c’è un rotolo appeso ad un filo. Su sulle postazioni tutti i monitor sono spenti: le operatrici sono costrette a sollecitare l’avanzare del “prossimo”, urlando da dietro i pannelli di vetro. La gente si accalca davanti gli sportelli nel tentativo di capire “quando tocca a me”, violando ovviamente la privacy di coloro che stanno effettuando le operazioni di prenotazione, registrazione, pagamento come anche venendo meno alla distanza di sicurezza consigliata soprattutto in situazioni di criticità. In molti si spazientiscono.

L’appello dei cittadini è rivolto al Direttore Sanitario P.O. di Sora, affinché si affretti a far fronte a questi “dettagli” basilari per i quali, si presume, non siano necessarie grandi cifre per far sì che il servizio corrisponda alle esigenze degli utenti e venga reso in condizioni ottimali.

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