Come da tradizione degli ultimi anni, dal Gravity di Alfonso Cuarón al meraviglioso Interstellar di Christopher Nolan, la pellicola fantascientifica conquista cuore e curiosità di un popolo eterogeneo di cinefili, dando un calcio alle teorie sulle presunte preferenze nerd e ristabilendo i normali equilibri dell’interesse che già Georges Méliès doveva conoscere bene. Sembra averci preso gusto anche lo stesso Matt Damon a viaggiare tra le stelle dove torna dopo Alien e Prometheus, grazie sempre a Ridley Scott che nel 2015 lo sceglie nuovamente per essere il protagonista della sua fatica ‘Sopravvissuto – The Martian’.
La trama
Durante una missione su Marte, l’astronauta Mark Watney viene creduto morto dopo una tempesta e quindi abbandonato dal suo equipaggio. L’uomo è in realtà sopravvissuto e ora si ritrova solo e a corto di viveri sull’ostile pianeta. Watney deve ricorrere al proprio ingegno e al proprio spirito di conservazione per sopravvivere, mentre dalla NASA si accorgono che Mark è ancora vivo. Un team di scienziati da tutto il mondo lavora dunque instancabilmente per cercare di riportare “il marziano” a casa, ma la situazione è molto complessa e i tempi di risoluzione lunghi; unica possibilità è affidarsi all’audacia e ad un progetto quasi impossibile…
Una divertente mescolanza di generi
Dal dramma alla commedia, passando per la science fiction: il blockbuster si dispiega su una mescolanza di generi, facendosi una passeggiata – non certamente di salute – sul pianeta rosso senza prendersi troppo sul serio. Il ritmo del film accelera fino a quando la situazione si stabilizza appoggiandosi su comodi canoni cinematografici e il tutto si fa decisamente più movimentato, attraversato da tre linee emotivo-narrative. Marte, Terra e Ares 3 si affiancano e avvicendano nel montaggio alternato. L’accelerazione sbocca in un ‘the end’ a tutta suspense. A dispetto del titolo, ‘Sopravvissuto – The Martian’ è divertente: un credibilissimo Matt Damon alias Mark Watney affronta le difficoltà di una situazione disperata a tempo di disco music e con il piglio dello humour da middle-class americana. Tratto dal romanzo ‘L’uomo di Marte’ di Andy Weir e adattato per lo schermo da Drew Goddard, lo script è fluente, spensierato nonostante il tema e taglia piacevolmente fuori l’elemento fantasy (come l’alieno di turno) ambientandosi pacatamente in una verosimiglianza che lascia senza fiato, fortemente realistica, per quello che ne possiamo sapere. Ed è anche abbastanza furbo come il volume da cui è tratto. Certamente non è un capolavoro e pecca di qualche ammiccamento retorico drogando con piccoli escamotage l’emozione del momento. Maschera l’assenza di drammaticità con con eccessivo umorismo e understatement. Pertanto, tolto qualche orpello prettamente yankee, i 141 minuti targati Ripley scorrono piuttosto facilmente, facendoti quasi dimenticare che il regista è lo stesso che ha diretto Prometheus. Personalmente non amo troppo né Ridley Scott né il genere, ma è indiscusso che qualche segno di vitalità ci sia.
Credits
Titolo originale: The Martian
Regia: Ridley Scott
Sceneggiatura: Drew Goddard
Cast: Matt Damon, Jessica Chastain, Kate Mara, Kristen Wiig, Sebastian Stan, Michael Peña, Sean Bean, Mackenzie Davis, Chiwetel Ejiofor, Donald Glover, Jeff Daniels, Aksel Hennie
Fotografia: Dariusz Wolski
Montaggio: Pietro Scalia
Musiche: Harry Gregson-Williams