Home Dal Mondo Sierra Leone, proteste contro il governo: vittime e coprifuoco

Sierra Leone, proteste contro il governo: vittime e coprifuoco

Hanno già perso la vita almeno tre persone fra dimostranti ed esponenti delle forze di sicurezza, stando a quanto riferiscono media locali

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Sierra Leone – Si moltiplicano le condanne delle violenze e gli appelli alla calma in Sierra Leone, dove da giorni proseguono scontri fra le forze di sicurezza e i manifestanti che protestano contro l’aumento del costo della vita e contro il governo del presidente Julius Maada Bio. Nelle violenze hanno già perso la vita almeno tre persone fra dimostranti ed esponenti delle forze di sicurezza, stando a quanto riferiscono media locali. L’esecutivo, retto al momento dal vice presidente Juldeh Jalloh vista l’assenza del capo dello Stato, in vacanza in Gran Bretagna con la famiglia, ha reagito alle tensioni dichiarando un coprifuoco dalle tre del pomeriggio alle sei di mattina, riducendo l’accesso alla rete internet e ordinando l’intervento delle forze armate a sostegno della polizia. Il governo ha anche accusato le opposizioni di manipolare le proteste.

Le manifestazioni, cominciate lunedì, sono nate come una contestazione contro caro prezzi e crisi economica ma sono poi diventate una più ampia mobilitazione contro Maadi Bio. La piazza chiede ora le dimissioni del capo di Stato, accusato di corruzione, abusi verso la popolazione e incapacità di gestire la situazione.

Secondo i dati del Programma alimentare mondiale (Pam/Wfp), i prezzi di alcuni alimenti di base, come il riso, sono aumentati anche del 35% fra aprile e giugno, anche a causa degli effetti della guerra in Ucraina sulla catena di approvvigionamento mondiale di cibo. Yvonne Aki-Sawyerr, sindaca della capitale Freetown ed esponente di uno dei principali partiti di opposizione del Paese, l’All People’s Congress (Apc), ha lanciato un appello alla pace e al rifiuto della violenza con un video. La Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas), organismo regionale di cui la Sierra Leone è Stato membro, ha “condannato fortemente” le violenze e ha invitato le autorità di Freetown a “portare davanti alla giustizia” gli autori degli scontri. Stando a dati delle Nazioni Unite il 53% della popolazione del Paese africano vive al di sotto della soglia di povertà. La storia recente della Sierra Leone è stata segnata da una guerra civile che è durata 11 anni, tra il 1991 e il 2002, e ha causato la morte di decine di migliaia di persone.

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