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Si risveglia dal coma ma ha bisogno di cure, gara di solidarietà per la giovane Federica De Luca

Atina - La donna, 45 anni, necessita di costose e delicate cure. La famiglia lancia una raccolta fondi: donati già oltre 23.000 euro

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Atina – Una gara di solidarietà per aiutare Federica de Luca. La donna, 45 anni di Atina, è uscita da un coma ed ora necessita di cure riabilitative continue a causa della sua disabilità. Per lei i familiari hanno lanciato una raccolta fondi su GoFundMe “Una disabilità così grave ha bisogno di grandi sforzi economici”, spiega la sorella Fabiana. In pochi giorni sono stati già raccolti oltre 23.000 euro su un obiettivo di 60.000. Hanno donato quasi 400 persone.

Ad oggi Federica è ricoverata presso la clinica San Raffaele di Cassino e a breve dovrà tornare a casa con tutte le difficoltà che questo comporta: “La sua disabilità è gravissima e vorremmo darle la possibilità di migliorare e darle tutte le cure necessarie per raggiungere una vita dignitosa per il tempo che verrà” conclude la sorella.

La triste storia di Federica

“Questa è la storia di Federica, 45 anni, proveniente dal piccolo e candido borgo di Atina. Il 4 gennaio 2023 inizia l’incubo: Fede si sveglia per andare al lavoro ma un mal di testa forte la costringe a rimanere al letto per tutta la giornata fino a cena, quando prova a mangiare ma la sua bocca si blocca e inizia a perdere l’uso della parola. Interviene il 118 e viene ricoverata all’ospedale di Sora: tumore? Ischemia? Non si capisce. Passano i giorni, è il 6 gennaio, per chiunque un giorno di festa, per Federica la fine. Peggiora ed entra in coma e viene trasferita prima all’ospedale di Frosinone, poi in terapia intensiva al Sant’Eugenio di Roma dove rimane per un mese. Niente e nessuno ci dava speranze, anzi la frase che mai nessuno dimenticherà è sempre la stessa: “Rimarrà un vegetale.” Ma la forza e la volontà di Federica sono servite a farla risvegliare. E dopo la terapia intensiva viene ricoverata presso la Fondazione Santa Lucia (clinica di neuroriabilitazione) dove inizia a fare notevoli progressi. Ma come tutte le cose belle, i mesi a disposizione terminano e viene trasferita in cod. 56 al San Raffaele di Cassino per proseguire la riabilitazione. Ed anche lì, il termine è arrivato e con lui tutti i progressi. Una disabilità così grave ha bisogno di grandi sforzi economici ed è per questo che abbiamo deciso, in famiglia, di creare una raccolta fondi. Per darle ancora la possibilità di migliorare e darle le cure necessarie per una vita adeguata”.

Per chi volesse contribuire, la raccolta fondi è raggiungibile al seguente link https://www.gofundme.com/f/un-aiuto-per-fede

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