Secondo uno studio globale nei prossimi quattro anni i lavoratori del settore musicale perderanno quasi un quarto del loro reddito a causa dell’intelligenza artificiale. Il boom dell’intelligenza artificiale arricchirà le grandi aziende tecnologiche, ma i diritti e i redditi di chi produce musica saranno drasticamente ridotti.
Si tratta del primo studio economico globale che esamina l’impatto della tecnologia emergente sulla creatività umana. I risultati sono stati pubblicati a Parigi dalla Confederazione internazionale delle società di autori e compositori (CISAC), che rappresenta oltre 5 milioni di produttori in tutto il mondo. Anche chi lavora nel settore audiovisivo vedrà i propri guadagni ridursi di oltre il 20%, poiché il mercato dell’intelligenza artificiale generativa passerà da 3 miliardi di euro all’anno a una cifra prevista di 64 miliardi di euro entro il 2028. – Fonte Agenzia Dire www.dire.it –