Home Cronaca Sentenza Mollicone, il pool difensivo dei Mottola: “Avevamo ragione noi”

Sentenza Mollicone, il pool difensivo dei Mottola: “Avevamo ragione noi”

In una conferenza stampa l'avvocato Francesco Germani e il criminologo Carmelo Lavorino commentano le motivazioni fornite dalla Corte

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“Avevamo ragione noi, nonostante i tentativi d’infangare i nostri clienti. Nonostante le ricostruzioni fantasiose di certa stampa. I componenti della famiglia Mottola sono innocenti, così come gli altri due imputati. Lo dice anche la sentenza: Serena Mollicone è stata uccisa da persone rimaste ignote. Per questo è necessario riaprire le indagini per individuare l’autore o gli autori di questo omicidio”.

L’avvocato Francesco Germani e il criminologo Carmelo Lavorino, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta questa mattina a Cassino, presso il Palazzo della Cultura, hanno commentato l’esito delle motivazioni fornite ieri e che arrivano a sette mesi di distanza dalla sentenza di assoluzione emessa dalla Corte d’Assise del tribunale di Cassino.

Nelle motivazioni la Corte scrive: “A fronte di tali carenze probatorie nei confronti dei singoli imputati si deve evidenziare come dall’istruttoria dibattimentale siano emersi consistenti e gravi elementi indiziari nei quali si deve necessariamente desumere l’implicazione nella commissione del delitto in esame i soggetti terzi, che sono rimasti ignoti”.

Il pool difensivo dei Mottola ha ritenuto opportuno ricorrere alle fasi processuali proprio per far capire quali sono stati i punti nevralgici dell’accusa che non è riuscita a convincere il presidente Massimo Capurso, il giudice a latere Vittoria Sodano e la giuria popolare. La Procura, che presenterà ricorso in Appello, ha ora 45 giorni di tempo per contro replicare alle motivazioni espresse dai giudici di primo grado. La parola passa ora ai togati di via Varisco.

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