Un percorso degustativo, restituito in filosofia, quello che martedì sera ha catturato l’attenzione dei 60 commensali riuniti nella sala de L’Orione per un appuntamento gastronomico inebriato dal pensiero tomistico, #santommasoatavola, affidato alla sapiente guida del professore Giuseppe D’Onorio. Ha introdotto, Pietro Di Alessandri, segretario dell’APS Campo Libero, tra i curatori di Vivimonte.it e #vivimonte.
“Questo progetto, promosso dalla Regione Lazio e cofinanziato dal comune, punta a restituire un racconto autentico e suggestivo di una terra meravigliosa, quale è Monte San Giovanni Campano. Per questo abbiamo pensato e strutturato un nuovo sito web, appunto Vivimonte.it, una raccolta di tutte le iniziative della città in tema culturale e turistico. Abbiamo inoltre puntato su un vero e proprio brand design per rendere distinguibili le 8 esperienze proposte, 8 storie declinate tra terra, acqua e cielo, che è poi il claim scelto per la comunicazione turistica della città. Al sito sarà affiancato un e-commerce di comunità, un traino parallelo alla promozione dei prodotti locali”.
Una nota di orgoglio nelle parole del primo cittadino Emiliano Cinelli: “Non posso che dirmi fiero di ricoprire la carica di sindaco di questo meraviglioso paese. Abbiamo attivato un percorso culturale diverso, per raccontare in modo innovativo il nostro paese. Questa sera (martedì, ndR) ci immergiamo in uno dei pilastri della filosofia e della teologia cattolica, San Tommaso. Chi se non il professor D’Onorio poteva restituire nella migliore maniera possibile lo spirito di questo evento. Un plauso va alle associazioni che hanno dato un contributo non indifferente alla realizzazione della serata”.
Un supporto essenziale, quello delle realtà del territorio, come l’Associazione culturale Colli, rappresentata nella serata da Matteo Venditti: “La nostra è un’associazione presente sul territorio da 40 anni. Abbiamo accolto con piacere la proposta che ci è stata avanzata pensando da subito alle risorse migliori da coinvolgere. Una serata innovativa che ci permette di divulgare la cultura in una chiave inedita”.
A Fabio Bianchi è stata affidata la prima contestualizzazione della figura di San Tommaso a Monte San Giovanni Campano, ripercorrendo il tempo che il Santo ha trascorso in città e che ha rappresentato un biennio importante per la maturazione del suo pensiero. Tra primi assaggi dei piatti medievali contestualizzati nel ventunesimo secolo, anche il Professor D’Onorio ha intrapreso il suo viaggio tra sapori e sapere: “San Tommaso è stato un filosofo eccezionale che ha riletto il pensiero aristotelico dandogli una connotazione cristiana”.
A supportare la narrazione delle cinque vie del Doctor Angelicus, il Professor Giuseppe D’Onorio si è avvalso di tanti rimandi alla filosofia di ogni tempo, con il cibo come sottotesto. Dal mondo delle idee platonico, alla reincarnazione dell’anima proiettata dai pitagorici tanto da renderli tra i primi vegetariani, passando per la connessione epicurea di cibo materiale e spirituale senza dimenticare il cinismo randagio di Diogene. Non solo filosofia antica ma anche una connessione con la convivialità di Kant e la sua lettura psicologica del cibo, e un richiamo al celebre assunto di Feuerbach “L’Uomo è ciò che mangia”. Tanta filosofia ma anche tanto cibo di una volta riletto in chiave innovativa, per arricchire anche con il gusto il percorso esperenziale nel pensiero di San Tommaso.
Una serata speciale come proscenio ai tanti altri appuntamenti che vedranno Monte San Giovanni protagonista. L’evento finale #arrivedercimonte, nell’ambito del progetto #vivimonte è per il 20 dicembre, ad attendere i partecipanti una serie di sorprese ed un magnete pensato ad hoc, con un QR code per rivivere Monte San Giovanni come mai vista prima.