Esasperazione e paura, a Pontecorvo sono questi i sentimenti più diffusi tra i cittadini. L’ennesima lite, quella di ieri sera tra stranieri ospiti di una casa famiglia, solo grazie al tempestivo intervento dei carabinieri non è degenerata. A fronteggiarsi, tra grida, insulti e caos in strada, sarebbero stati due gruppi di giovani rifugiati che all’arrivo dei militari hanno continuato ad alzare i toni anche dinanzi agli uomini dell’Arma che cercavano di contenere la loro furia. Un giovanissimo, a petto nudo, urlava frasi incomprensibili, poi ha preso ad inseguire qualcuno e quando gli uomini in divisa lo hanno raggiunto ha fatto di tutto per divincolarsi.
I filmati sono ora al vaglio dei carabinieri per ricostruire con dovizia di particolari quanto accaduto. Questa notte in ospedale, con ferite lacero contuse, dovute verosimilmente ad una bottigliata, è finito un giovane. Non è chiaro se l’aggressione sia avvenuta prima del parapiglia in strada o meno. Anche questa circostanza è al vaglio dell’Arma.
Nei fatti, ieri sera, come nella notte tra domenica e lunedì e l’altra sera ancora chi era uscito per una normale passeggiata si è ritrovato a dover fuggire per evitare di incappare, senza averne colpa, in qualche scontro fisico e rimanere ferito. Magari a colpi di lama, perché le armi bianche, soprattutto tra i giovani non residenti ma ospiti di alcune strutture, vengono utilizzate con estrema facilità: per intimorire o per colpire. Una situazione esplosiva alla quale occorre mettere un freno prima che si verifichino epiloghi drammatici.
Per domani, il responsabile della Polizia Locale, il Vice Commissario Marcello Marzilli, su indicazione del sindaco Rotondo, dell’assessore Michele Sirianni Notaro, delegato alla Polizia Locale, e della delegata ai servizi sociali, Vanessa Pretola, ha convocato un tavolo tecnico in Comune con tutti i responsabili delle Case famiglia e delle strutture presenti sul territorio che ospitano persone straniere minori. Il sindaco e le forze dell’ordine hanno fatto fronte comune per scongiurare il peggio ma serve un controllo maggiore sulle strutture di accoglienza. Come anche “rinforzi” per presidiare le aree a rischio della città, ancor più in questi giorni di clima teso.
I Carabinieri, che devono rispondere della sicurezza di tutti i comuni ricadenti sotto la “responsabilità” della Compagnia di Pontecorvo, non possono essere impiegati per sostare solo in città. Occorre predisporre un presidio mirato che preveda rinforzi e ogni strumento utile ad arginare l’escalation di violenza.