Riforma Cartabia, a un anno dall’introduzione: evoluzione o involuzione del sistema giudiziario?

Cassino - Questo il tema del convegno organizzato per il 12 aprile in tribunale, dall'Associazione Matrimonialisti Italiani

“Un anno di Cartabia: obiettivi raggiunti”: questo il titolo significativo del convegno che domani, 12 aprile, si terrà presso l’Aula di Corte d’Assise del Tribunale di Cassino. Durante l’evento, si analizzerà la tematica della Riforma del Processo, la quale ha segnato un importante punto di svolta nel panorama giuridico italiano. Conosciuta comunemente come “Riforma Cartabia”, è entrata in vigore un anno fa, e rappresenta un momento cruciale nell’evoluzione del sistema giuridico italiano.

L’obiettivo della riforma è stato quello di modernizzare il processo civile, rendendolo più rapido, accessibile ed efficiente. Tra le novità introdotte vi sono state la semplificazione delle procedure, l’istituzione del processo telematico e il potenziamento del ruolo del giudice nella gestione attiva delle controversie. Dopo un anno dall’entrata in vigore della riforma, sarà possibile capire se vi è stato un miglioramento tangibile nei tempi di processo. Certamente restano ancora alcune sfide da affrontare, come garantire una piena implementazione delle disposizioni previste dalla riforma su tutto il territorio nazionale e assicurare una uniformità di trattamento e di applicazione delle norme.

È anche cruciale fornire formazione e aggiornamento agli operatori del diritto per assicurare una corretta comprensione e applicazione delle nuove regole processuali. Il convegno è organizzato dall’Ami l’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani, di cui è responsabile territoriale per il Tribunale di Cassino l’avvocato Clino Pompei, il quale ha dichiarato “Il convegno rappresenterà un’opportunità unica per analizzare e discutere la riforma del processo civile un anno dopo l’entrata in vigore della Cartabia. Non sarà un semplice convegno, ma un vero e proprio tavolo tecnico, con relatori di assoluta eccellenza”.

Ne abbiamo parlato anche con l’avvocato Roberta Nacci, Responsabile Formazione AMI Cassino, che modererà il convegno: “Farà gli onori di casa il Presidente della Sezione Penale del Tribunale di Cassino Claudio Marcopido. Sarà poi un onore avere con noi il Presidente della Prima Sezione della Corte di Cassazione, il Francesco Antonio Genovese”. Infine, l’avvocato Micaela Bruno – Presidente Ami Molise: “Al momento sono già accreditati oltre 600 colleghi attraverso il sito web www.studiocataldi.it. Permetteremo così a un pubblico più vasto di partecipare a questo importante confronto”.

- Pubblicità -
Redazione
Redazione
Giornale digitale fondato nel 2022 con l’intento di offrire al territorio “Una voce oltre la notizia”. Nasce dall’esigenza di un gruppo di giornalisti ed esperti di comunicazione di creare un canale di informazione attendibile, laico e indipendente che dia voce ai cittadini, alle imprese, ai lavoratori, agli studenti…

CORRELATI
ALTRI ARTICOLI

Sora – Incidente su viale San Domenico, una donna ferita in ospedale

Donna tampona il veicolo che la precede, batte la testa, trasportata in Pronto Soccorso per gli accertamenti

Incidente frontale sulla Provinciale, tre feriti in codice rosso: arriva l’eliambulanza

Un gravissimo frontale si è verificato poco dopo le 18 lungo la strada Provinciale che collega San Vittore alla Casilina

Incidente sulla Ferentino-Sora, almeno tre veicoli coinvolti: feriti e traffico paralizzato

Il sinistro nei pressi dell'uscita per Veroli. Lunghe code su tutto il tratto e macchina dei soccorsi sul posto

Trovato senza vita, inutile ogni soccorso per un uomo di 48 anni

Ferentino - La tragica scoperta in via della Stazione. Sul posto si sono portati Carabinieri e sanitari del 118

Funerali Silvia Licocci, domani il doloroso addio alla giovane mamma stroncata da un malore

Alatri - Le esequie sono state fissate a domani, alle ore 11 presso la chiesa di S. Valentino in località Monte S. Marino

Spaccio, arrestato un 29enne: dai domiciliari finisce in carcere

Piedimonte S. G. - L'uomo dovrà scontare la pena residua di 5 anni e 6 mesi di reclusione a seguito di condanna definitiva
- Pubblicità -

Condividi sui social

- Pubblicità -

Più letti

- Pubblicità -