“La delibera dalla giunta regionale del Lazio sull’abrogazione degli Egato evidenzia come si voglia affrontare il tema rifiuti continuando una battaglia alle persone e invischiandosene dei territori, delle problematiche della gestione e dell’efficienza del sistema, oltre che di chiare ed inequivocabili sospensive del Tar. Tutta questa iniziativa si basa sul presupposto che la Regione Lazio approverà un piano che “ai sensi del comma 7 dell`art. 200 del d.lgs. 152/2006, l’adozione di modelli alternativi anche in deroga al modello degli Ambiti Territoriali Ottimali laddove le regioni predispongano un piano regionale dei rifiuti che dimostri la propria adeguatezza rispetto agli obiettivi strategici previsti dalla normativa vigente, con particolare riferimento ai criteri generali e alle linee guida riservati, in materia, allo Stato ai sensi dell`articolo 195″. Bene, ma questo piano dov’è?”. Così in una la consigliera regionale Pd, Sara Battisti.
“Finora – prosegue – la giunta Rocca ha approvato esclusivamente delle generiche linee guida che somigliano più a slogan che iniziative concrete. E nelle more dell’approvazione del piano, cosa intende fare l’assessore Ghera per garantire ai territori la propria autosufficienza, evitando di continuare a scaricare i problemi sulle province del Lazio? Abrogare questa legge vuol dire puntare all’ambito unico regionale? Il piano rifiuti avrà anche bisogno di pareri e di approfondimenti tecnici, dunque ci vorrà molto tempo prima di discuterlo in consiglio regionale e nel frattempo si sta per produrre un vuoto normativo e gestionale che rischia di gettare il Lazio nell’emergenza. Faccio appello a tutti gli esponenti del centro destra che negli anni protestavano per la circolazione indiscriminata dei rifiuti in tutta la regione: se ci siete battete un colpo, oppure fateci sapere che avete cambiato idea. Per una battaglia meramente politica – conclude – stiamo correndo il rischio vero di produrre una gestione senza regole nel Lazio”. Conclude Battisti.