In Italia c’è chi guadagna meno di 15.000 euro l’anno. Più di un lavoratore su quattro, secondo i dati pubblicati dal Dipartimento delle Finanze. C’è, invece, chi porta a casa oltre 70mila euro, una minima parte. Il dato cambia a seconda della tipologia di impiego, delle categorie di lavoratori, della Regione di appartenenza. Ma quello che emerge dal rapporto è una condizione di difficoltà sempre più diffusa, che non risparmia neanche la provincia di Frosinone.
Di certo c’è che non è compito della politica locale mettere in campo misure di contrasto alla povertà. Ma assicurare a chiunque cada in disgrazia il diritto ad una vita dignitosa rientra nelle attività dei servizi sociali dei Comuni. Ed allora è bene che coloro che aspirano alla fascia tricolore diano un’occhiata ai numeri.
Stando ai dati forniti dal Mef, nel Lazio è Roma a guidare la classifica, dove il reddito medio è di 25.990 euro. Al secondo posto si piazza Rieti con un reddito pro capite di 21.362 euro. Frosinone è sul terzo gradino del podio, con un reddito pro capite pari a 21.141 euro. Infine Latina, dove il reddito pro-capite ammonta a 20.362 euro.
La situazione in provincia
In Ciociaria, subito dopo il capoluogo, a far registrare la media più alta dei redditi dichiarati sono Cassino, con 19.230 euro ed Isola del Liri con 18.635 euro. Quindi Anagni con 18.547; Ceprano con 18.246; Ferentino con 18.202; Ceccano con 18.009; Paliano con 17.874; Alatri con 17.716, Sora con 17.536; Pontecorvo con 17.284; Aquino con 17.425; Fiuggi con 17.256; Villa Santa Lucia con 16.771 euro; Monte San Giovanni Campano con 16.114; Veroli con 16.006 e Boville Ernica con 14.668. E via via tutti gli altri. I Comuni più poveri, stando sempre al rapporto del Mef, risultano essere San Biagio Saracinisco con 10.853 e Terelle con 9.754 euro.
Occorre impegno
Ad evidenziare lo scarso impegno della politica è la Caritas Nazionale che fa notare come la sussidiarietà locale, affidata alla discrezionalità degli operatori dei Comuni e dei servizi sociali, dovrebbe essere promossa con maggior forza. Eppure, se si vanno a sfogliare i programmi degli aspiranti primi cittadini dei 14 comuni che andranno al voto in provincia di Frosinone, sono pochi quelli che dedicano qualche riga alle politiche di sostegno. E poche righe non sono di certo un impegno.