Revenge porn, casi in aumento anche in Ciociaria. Sempre più numerose le vittime dell’odioso reato. In merito al recente ed ennesimo episodio di pornografia non consensuale che ha interessato una giovane della provincia di Frosinone, la criminalista Sara Capoccitti, coordinatrice di Forensically – centro investigazioni scientifiche ed esperta di identificazione forense per immagini, sottolinea l’importanza di conoscere gli strumenti a disposizione delle vittime.
“È importante intervenire tempestivamente e allertare le Forze dell’Ordine ma i ragazzi, soprattutto gli adolescenti devono conoscere anche quali sono le potenziali soluzioni di urgenza, come il portale internazionale “TAKE IT DOWN” liberamente accessibile e utile per rimuovere i propri contenuti non consensuali dalle piattaforme partecipanti”. Ovviamente la prevenzione rimane la prima soluzione utile: bisogna comprendere che ogni qual volta si rende pubblica un’immagine, non soltanto intima, se ne perde il controllo e bloccarne la diffusione diventa più complesso”. – Spiega l’esperta.
E se un’immagine è “costruita” utilizzando i nostri tratti somatici?
“La procedura è in sostanza la stessa, allertare le Forze dell’Ordine e chiedere la rimozione dell’immagine dai social che mettono a disposizione il servizio. C’è da dire però che se nel proprio telefono è memorizzata l’immagine in questione è possibile procedere ad una copia forense del dispositivo, per documentarne l’origine, i metadati, a chi è stata inoltrata o chi ce l’ha inviata. Un semplice screenshot, infatti, potrebbe non essere sufficiente come valore probatorio”.