“A seguito dell’incontro del 19/01/2024 alla presenza delle parti sindacali, del coordinamento dei sindaci del Lazio Meridionale, di una folta rappresentanza di lavoratori dello stabilimento e di tutto l‘indotto Reno De Medici, nel quale avevo preso l’impegno a far sì che la Regione Lazio rilasciasse l’AIA entro il mese di Gennaio ai fini di garantire la ripresa produttiva e garantire la permanenza dei posti di lavoro. La Regione Lazio con la determina dirigenziale n.G01033 del 31/01/2024 ha accolto la modifica non sostanziale all’AIA presentata dalla società come attività non IPPC tecnicamente connessa all’attività IPPC 6.1 (b) principale dell’impianto”, spiega il Consigliere Regionale Daniele Maura in una nota stampa.
“Inoltre di identificare i fanghi “primari” con il codice CER 03 03 11 diversi da quelli di cui alla voce 03 03 10 prescrivendo alla società una verifica di corretta classificazione annualmente o in qualsiasi variazione tipologica al processo produttivo e provvedere alla verifica del contenuto di fibre presenti nei fanghi oggetto di recupero comunicandolo con cadenza trimestrale agli organi di controllo competenti. Nel rispetto delle leggi in vigore il sito potrà riprendere il ciclo produttivo, necessita comunque pensare ad un’analisi approfondita sulla revisione del testo Unico Ambientale ma questa competenza non spetta alla Regione Lazio”, conclude Maura.