“Sono profondamente rammaricato da quanto sta accadendo alla Reno De medici. Perché credo che sia mancato nel corso degli anni quel dialogo tra Comune di villa Santa Lucia e azienda. Un dialogo che avrebbe potuto portare a costruire qualcosa di concreto. Il Comune avrebbe dovuto farsi portavoce presso la Regione Lazio delle istanze dell’azienda, una delle più importanti del basso Lazio e che sorge proprio sul nostro, garantendo non sono posti di lavoro e ma anche un’economia”.
È critico il sindaco di Villa Santa Lucia che non lesina accuse anche verso gli ex amministratori. “È mancata la volontà di tutelare l’indotto industriale, attuando uno strumento urbanistico adeguato che avrebbe consentito lo sviluppo delle attività produttive che avrebbero così potuto espandersi e adeguarsi alle nuove esigenze di mercato. La Reno De Medici da 15 anni attende la variante al piano urbanistico da parte del Comune di Villa Santa Lucia”.
“L’azienda è stata inserita dal Consorzio Cosilam su area agricola e questo limita fortemente lo sviluppo dell’azienda. Per questo ho avviato un’attività di programmazione con un piano urbanistico in fase di adozione, per arginare la desertificazione produttiva, altrimenti da qui a qualche anno resteranno solo discariche e termo valorizzatori. A tal motivo, e proprio perché ho raccolto le istanze di tante famiglie preoccupate per la piega che ha preso questa situazione, mi faccio portavoce di una serie di iniziative. Venerdì 19 gennaio, io e la mia squadra amministrativa, saremo in prima linea”.
“La manifestazione indetta dai sindacati sia da monito per coloro che hanno sottovalutato la situazione. Stiamo vivendo un momento storico difficilissimo, dove la certezza occupazionale sembra essere minata da scelte di una politica scellerata e priva di umanità. In ultimo ma non meno importante, invito tutti i sindaci del territorio a unirsi alla protesta”.