Serie A – Reinier e Soulé…”double trouble”! Hanno proprio ragione dal Frosinone Calcio a definire così i due giovanissimi che ieri hanno messo ko il Verona. La terribile coppia ‘baby’ giallazzurra ha steso gli scaligeri chiudendo a doppia mandata una vittoria che porta il club ciociaro in ottava posizione a quota 12 punti, gli stessi di Monza e Lecce. Un brasiliano e un argentino, con il loro fuoco sudamericano, hanno annientato l’Hellas con due reti. Troppo tardi è arrivata la reazione veneta: il gol di Duric al 94′ ha solo accorciato la distanza ma di fatto gli uomini di Baroni non hanno mai avuto modo di riaprire il match.
La prima marcatura porta la firma del fantasista ex Real Madrid che al primo minuto di recupero della prima frazione di gioco insacca il vantaggio frusinate. Il brasiliano capitalizza una sfera calciata sul palo da Cheddira imbeccato dal ‘solito’ Soulé, e di piatto trasforma l’1-0. Reinier festeggia così la sua prima da titolare, lo fa con il gol e una gioia che non può trattenere. Al 21′ è la volta dell’argentino, il quale autografa di testa il raddoppio per l’esultanza strepitosa della ‘Psc Arena’. Nonostante i suoi soli 20 anni, l’ex Juve sta diventando l’anima del Frosinone e con due pali, la marcatura e le sue giocate continua a mietere consensi. Tutti parlano di lui. Le due ‘giovani e simpatiche canaglie’ (come li appellano affettuosamente sui social ciociari) sono i migliori in campo.
Tanti ‘gioiellini’
La strategia di mercato messa in piedi questa estate dal diesse Guido Angelozzi e dal suo entourage sta dando, per ora, i frutti sperati: puntare su giovani con la voglia di lanciarsi (o rilanciarsi) sta pagando. Nessuna rosa conta più giocatori nati negli anni 2000 con almeno una rete segnata in questo campionato rispetto al Frosinone: tre (Soulé, Reinier e Monterisi), come il Napoli (Kvatarskhelia, Raspadori e Gaetano). Matías Soulé è il giocatore più giovane (aprile 2003) ad aver preso parte ad almeno tre gol (due reti, un assist) in questo campionato. Deve proprio sorridere mister Eusebio Di Francesco che in quel di Verona fu esonerato due anni fa. Le sue scelte, quel suo modo di lavorare “senza fretta, ma senza sosta”, mettendo al riparo i suoi ragazzi da pressioni esterne, sta facendo germogliare un rigoglioso parco in Ciociaria. E questi meriti gli sono riconosciuti un po’ da tutti gli addetti ai lavori. Anche se sul rettangolo verde cambiano gli interpreti, non cambia la mentalità propositiva che il tecnico ha cuciato addosso al suo collettivo. Un gruppo che arriva al risultato passando per il bel gioco e per le idee. Alla faccia dei tanti che li davano già retrocessi ancor prima di iniziare il viaggio in questa avvincente serie A. Solo applausi per l’allenatore.