Forse con la modifica dello statuto della Regione Lazio e l’aggiunta delle poltrone dei sottosegretari – di cui Frosinone News aveva scritto in tempi non sospetti – la crisi che si trascina da agosto nella maggioranza che sostiene il governatore Francesco Rocca potrebbe rientrare definitivamente. Come noto, Forza Italia intende ottenere l’adeguamento della sua rappresentanza in giunta a seguito dell’incremento del suo gruppo alla Pisana, passato da 3 a 7 consiglieri (8 se si calcola anche il rappresentante di Noi Moderati).
Prima del voto delle europee – per evitare il ripetersi di assenze clamorose già registrate in Consiglio regionale ed in esecutivo da parte degli esponenti di Forza Italia che facevano “pressing” – Giorgia Meloni e Antonio Tajani hanno avviato una procedura di raffreddamento della situazione alla Pisana, “frizzando” tutti i protagonisti. L’interesse di tutti i gruppi a mettere loro emendamenti all’interno dei vari provvedimenti finanziari finiti nello stesso periodo nell’agenda dei lavori dell’assemblea, tra rendiconto, documento di finanza regionale, collegato al bilancio e legge di stabilità, ha poi distratto molti protagonisti da una questione rimasta comunque sul tappeto. Tanto è vero che alla fine si era profilato nei giorni scorsi un mini-accordo col rafforzamento delle deleghe ai due assessorati forzisti: con l’Urbanistica tolta al leghista Pasquale Ciacciarelli ed il Cinema che sarebbero finiti ai due azzurri. L’assessore Luisa Regimenti sarebbe rimasta al suo posto, blindata da Tajani in persona. Giuseppe Schiboni invece avrebbe dovuto cedere l’incarico probabilmente ad un pontino molto vicino al coordinatore regionale Claudio Fazzone, si è fatto il nome dell’ex presidente della Commissione Sanità, Pino Simeone. Ma la soluzione lasciava fuori il gruppo che fa riferimento a Claudio Lotito, che punta molto su Pino Cangemi e lo avrebbe gradito in giunta. Avrebbe scontentato molti a Frosinone ed in particolare il capogruppo forzista alla Provincia Gianluca Quadrini che era accreditato anche lui per un posto nell’esecutivo Rocca. Da qui la decisione, negli ultimi giorni, anche a seguito di un faccia-a-faccia tra Rocca e Fazzone, di rispolverare e rilanciare la vecchia idea di modificare lo statuto della Regione Lazio introducendo i sottosegretari: una sorta di vice assessori ma con titolarità di alcune deleghe. In questa prospettiva l’aumento di “caselle” consentirà prevedibilmente anche di dare risposte ai forzisti rimasti fortemente turbati dalla piega che hanno preso le cose negli ultimi 4 mesi almeno. Dopo Natale Rocca si metterà all’opera sui sottosegretari.
Legge di stabilità ok: FdI, Cartaginese (Lega) e Regimenti (FI) festeggiano
Intanto il consiglio reginale ha varato la legge di stabilità con 28 voti a favore e 13 contrari. Il presidente Rocca ha parlato di “un segnale molto importante: il debito sta diminuendo. Abbiamo messo in atto una manovra particolarmente significativa, dimostrando ad esempio grande attenzione verso il trasporto pubblico locale, con uno stanziamento record pari a 252 milioni di euro, più altri 10 milioni destinati alla Roma-Giardinetti. Un particolare riguardo lo abbiamo poi riservato alle fasce più deboli della popolazione, stabilendo un aumento dei fondi per il sociale senza precedenti per decine di milioni di euro che andranno a sostanziare tutta una serie di provvedimenti per i disabili e le loro famiglie, e per le malattie mentali. Inoltre, abbiamo stanziato oltre dieci milioni a favore del fondo affitti. Si tratta di tutta una serie di segnali significativi che mi riempiono di particolare soddisfazione. Questa è una Regione che, evitando di indebitarsi, riesce – attraverso una accorta politica del sociale – a fornire maggiori risposte ai bisogni dei suoi cittadini. E non siamo che all’inizio, perché quanto più noi riusciremo a evitare nuovo indebitamento e a mantenere il rigore nella gestione della spesa, tanto più sarà possibile fare la differenza”. Ha concluso Rocca.
Il gruppo di Fratelli d’Italia ha ricordato come “sostegno alla natalità, alla conciliazione dei tempi vita-lavoro, e alle famiglie numerose sono da sempre obiettivi strategici dell’azione di Fratelli d’Italia a ogni livello, e da quando ci siamo insediati al governo della Regione abbiamo lavorato per tradurre questa forte volontà politica in azioni concrete. Per questo salutiamo oggi con particolare soddisfazione gli investimenti messi in campo dalla Giunta Rocca con la Legge di Stabilità 2025, grazie a un emendamento che abbiamo presentato e che istituisce un bonus per le famiglie numerose in grado di consentire la gratuità per l’accesso ai servizi educativi a partire già dal secondogenito. Con il bonus nido ‘Famiglia in Crescita’ vogliamo agevolare chi investe sui figli scommettendo così sul futuro e sul progresso della nostra società, con l’obiettivo prioritario di invertire il trend negativo che vede il Lazio peggiore regione in termini demografici”. La leghista Laura Cartaginese ha parlato di “una Giunta attenta alla gestione dei conti, come comprovato con la Parifica della Corte dei conti e tenendo conto del parere la Regione si è mossa comunque determinando un significativo avvicinamento verso persone, imprese e servizi. Tanti gli interventi, spiccano: le risorse per il ‘Fondo per le iniziative di promozione e valorizzazione del territorio regionale’; il ‘Programma straordinario regionale di investimenti pubblici’ che incide con investimenti per i settori della viabilità e mobilità, delle infrastrutture pubbliche e sociali, della sostenibilità ambientale nonché dell’innovazione tecnologica; Interventi in ambito del patrimonio di edilizia residenziale pubblica Ater”. L’assessora forzista Luisa Regimenti sottolinea: “Con l’approvazione del Bilancio previsionale 2025 la Giunta Rocca continua nel suo lavoro di risanamento dei conti e di rilancio della Regione Lazio, mostrando grande attenzione verso le fasce più svantaggiate della popolazione, migliorando i servizi sanitari, sostenendo le famiglie, lavorando per l’aumento dell’occupazione. Abbiamo ereditato una situazione complicata ma siamo sulla strada feconda e produttiva del buongoverno che ci porterà a completare il nostro programma di governo”. Se lo dice una forzista, c’è da crederle.
Dal Pd ad Azione e M5S l’accusa su un bilancio “di solo galleggiamento”
Secondo Massimiliano Valeriani, consigliere Pd e presidente della Commissione trasparenza, “il bilancio approvato dalla destra è uno spezzatino senza sapore, non c’è una strategia su obiettivi alti, temi comprensibili da tutti i cittadini, solo mancette a pioggia utili per galleggiare. In questo quadro desolante di una destra senza idee, plaudo almeno al risultato che le opposizioni possono rivendicare di aver imposto il finanziamento del fondo taglia tasse e aver costretto la maggioranza, dopo due anni, a mettere risorse sugli affitti e sulle agevolazioni tariffarie del trasporto a beneficio dei ragazzi under 19. Adesso Rocca si può dedicare ai suoi sottosegretari, magari dopo Natale ci spiegherà pure come fare”. L’altro dem Mario Ciarla sostiene che “è un bilancio figlio della crisi politica della maggioranza che si è aperta dopo le europee e che non si è più ricomposta. Ne riflette infatti l’impossibilità, oltre l’incapacità, di trovare una sintesi politica anche nelle scelte che hanno riguardato l’atto più politico di ogni amministrazione, cioè il bilancio”. Alessio D’Amato, consigliere regionale di Azione, ritiene che “al cospetto delle grandi sfide che abbiamo di fronte, il bilancio regionale è solo di galleggiamento. Non c’è nessuna visione sulle grandi sfide se pensiamo, ad esempio, alla riforma del welfare in una regione che invecchia e, soprattutto, abbiamo una regione assolutamente ferma. Non si riducono le addizionali Irpef e Irap, cosa possibile a legislazione vigente, e la proposta di cambiare lo statuto per inserire i sottosegretari è irricevibile. È evidente: il Lazio è prigioniero della crisi della maggioranza, in questo modo non si va lontano e a rimetterci sono famiglie e imprese”. Il gruppo del Movimento 5 Stelle Lazio ritiene che il documento finanziario approvato non sia “all’altezza delle sfide e delle necessità della nostra comunità. Se lo scorso anno le difficoltà erano attribuibili alla gestione economica, quest’anno è evidente che la responsabilità risiede nella conduzione politica della maggioranza, caratterizzata da ritardi, disorganizzazione e mancanza di una visione strategica. Il presidente Rocca continua a rappresentare un’assenza ingombrante, preferendo proclami e dichiarazioni pubbliche alla presenza in aula. Un atteggiamento che ha mortificato il ruolo del Consiglio regionale, alimentando una politica autoreferenziale e distante dai veri bisogni dei cittadini”.