Regione Lazio, si riannoda il dialogo tra Rocca e Fazzone. Verso la riconvocazione del Consiglio

La crisi in via Colombo verso il disgelo: Rocca e Fazzone riannodano i fili. Frosinone, presto nuovo confronto sindaco-coordinatore di Fi

Per la Pisana si va verso la convocazione della seduta dell’Aula per domani. Un segnale di disgelo importante tra il presidente Francesco Rocca ed il coordinatore di Forza Italia, Claudio Fazzone. Del resto gli assessori di Forza Italia non si sono presentati questa mattina alla riunione di giunta regionale mandando un ulteriore forte segnale al capo dell’esecutivo e dell’amministrazione regionale. Dopo lo strappo di ieri, avvenuto a seguito dell’assenza in consiglio regionale del gruppo di Fi e Noi moderati, bloccando i lavori d’aula ed esponendo la maggioranza al rischio di mancanza del numero legale, i due assessori forzisti Luisa Reggimenti e Giuseppe Schiboni oggi non hanno partecipato alla giunta convocata alle ore 13. Il presidente del Lazio Francesco Rocca avrebbe chiesto subito dopo un atto di responsabilità a Forza Italia e l’avvio di un dialogo. Per questo avrebbe sentito il coordinatore regionale Claudio Fazzone. Questo, come preannunciato, comporterebbe un ritorno al più presto in aula, anche domani stesso, dopo la convocazione della capogruppo, per votare l’assestamento di bilancio e soprattutto i due emendamenti per l’intera copertura al fondo di dotazione della sanità a seguito della chiusura dei bilanci delle Asl 2022. Insomma il dialogo avviato dovrebbe preludere all’accordo politico. Ma le evoluzioni avvengono ora per ora.

Fi, dopo l’assenza in Consiglio anche quella in Giunta. Avvio di disgelo

Di sicuro Rocca non sta percorrendo più la strada dell’istituzione dei quattro “sottosegretari” (una sorta di vice assessori regionali) di cui avevamo parlato anche su queste colonne, per allargare il numero di posti di potere e fare una redistribuzione di incarichi che accontentasse i forzisti senza scontentare i leghisti. Ma, all’atto pratico, le nuove figure avrebbero dovuto essere legittimate da un lungo iter relativo al cambiamento dello statuto regionale, del tutto incompatibile per tempistica con le evoluzioni politiche in atto. Nell’ambito della ricognizione degli incarichi è spuntata, tra l’altro, la situazione del commissario dell’Ater della provincia di Roma, Giuseppe Zaccariello in quota Lega, le cui dimissioni Rocca ha chiesto direttamente all’assessore all’Urbanistica Pasquale Ciacciarelli. Detto-fatto: il commissario si è dimesso oggi e, quindi, sullo scacchiere delle nomine di assestamento è finita un’altra casella non di scarso peso.

Verso un nuovo confronto fra sindaco Mastrangeli e coordinatore Fazzone

Neanche tanto sullo sfondo del braccio di ferro tra Fazzone e gli alleati, resta aperta la questione Frosinone tornata alla ribalta di recente (e riferita sulle nostre pagine) dalla presa di posizione dei consiglieri comunali Pasquale Cirillo e Maurizio Scaccia che hanno chiesto le dimissioni dell’assessore al Bilancio Adriano Piacentini, nell’esecutivo del sindaco Riccardo Mastrangeli. “La linea politica non verrà cambiata ed è quella dettata dal segretario provinciale Rossella Chiusaroli“: si limita ad annotare Cirillo anche a margine delle voci di un possibile chiarimento che avrebbe dovuto svolgersi tra Piacentini ed il coordinatore regionale forzista. Con Fazzone, invece, di sicuro tornerà a confrontarsi nelle prossime ore il sindaco Mastrangeli. Si tratta di definire se l’appoggio esterno assicurato dai consiglieri di Forza Italia sia compatibile o meno con la permanenza di Piacentini in esecutivo, oltretutto con una delega pesante come quella al Bilancio in una città capoluogo. Una cosa non proprio da niente sotto il profilo politico, anche se il primo cittadino tira dritto con tranquillità. Come al solito guarda al primato dell’amministrazione.

Battisti (Pd): questa crisi spiega il perché sta crescendo l’astensionismo

La crisi nel centrodestra continua intanto a ringalluzzire le opposizioni consiliari. “Di cosa si discute nel Consiglio regionale del Lazio? Quali sono le priorità della Giunta Rocca? Per quello che mi riguarda e per quel che riguarda il Gruppo delle colleghe e dei colleghi del Partito Democratico – ha scritto in una nota Sara Battisti, consigliera regionale dem -, eravamo pronti a discutere di: Servizi Sanitari, Salute Mentale, sostegno ai Piccoli Comuni, Trasporti gratuiti per i giovani, di opportunità per le donne, tutele dei lavoratori e sostegno alle persone fragili. Io stessa avevo presentato emendamenti al DEFR sullo psicologo di base, sull’indotto Stellantis, su sostegni economici alle opere e ai progetti per i piccoli comuni. Spesso ci domandiamo perché i cittadini e le cittadine non credano più nelle istituzioni, con il crescente aumento del partito dell’astensionismo. La ragione è tutta da ricercare nelle giornate come quella di ieri. Mentre la maggioranza di centrodestra in Regione litiga sulle poltrone e continua a dimostrarsi incapace di dare risposte alle cittadine e ai cittadini del Lazio, i servizi fondamentali non vengono garantiti – ha poi aggiunto -. L’ultimo allarme riguarda il centro per i disturbi alimentari del Policlinico Umberto I che per mancanza di pianificazione e personale, resterà chiuso ‘per ferie’ fino al 26 agosto. Un fatto gravissimo che avrà come conseguenza le dimissioni temporanee delle pazienti prese in carico che verranno seguite solo attraverso il servizio ambulatoriale e sul quale abbiamo con Mario Ciarla oggi stesso depositato un’interrogazione urgente”.

Il Movimento 5 Stelle: la politica è scomparsa sostituita dagli “azionisti”

“La Regione Lazio è diventata teatro di una crisi politica gravissima e il responsabile di questo disastro è chiaramente il presidente Rocca, incapace di tenere unita la propria maggioranza – ha attaccato il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle -. Rocca sta dimostrando una palese incapacità di trovare soluzioni che possano soddisfare tutti i suoi sostenitori politici, ma la mancanza di mediazione politica, in realtà, è il riflesso di una situazione in cui la politica stessa è scomparsa, sostituita da una caotica accozzaglia di ‘azionisti’ politici che sostengono un presidente il cui atteggiamento arrogante ha generato una crisi da tempo tenuta sotto la cenere. Quando un partito di maggioranza si rivolta contro la maggioranza stessa, il problema è serio e reale e Rocca ha il dovere di informare i cittadini del Lazio della realtà dei fatti: la maggioranza che lo sostiene è ormai un’accozzaglia di partiti in lotta fra loro, intenti solo a contendersi posizioni di potere, a scapito del buon governo della regione. Abbiamo assistito nell’ultimo anno e mezzo a continui attacchi del Presidente Rocca ai suoi predecessori, accusati di incapacità, ed ora lui stesso, che si è sempre presentato come il miglioramento necessario, dimostra che la sua presunta superiorità non è altro che una mera illusione, smentita dalla realtà di una crisi politica senza precedenti. I cittadini del Lazio meritano un governo capace di agire con responsabilità e competenza, e non una maggioranza di centrodestra che, per mire di poltrone, sta conducendo la regione in una situazione di grave instabilità”.

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Stefano Di Scanno
Stefano Di Scanno
Giornalista Professionista

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